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Rome. A Bibliography from the Invention of Printing through 1899. IV. (Indices).

Author:
Curator: Joint-Author Dario Belleudi.
Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Series: Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 181.
Details: cm.17x24, iv-238 pp. Rilegato., Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 181.

Abstract: Con la pubblicazione del III volume e degli Indici si conclude questa ricerca bibliografica, dove per la prima volta viene presentata in un'unica opera l'intera produzione a stampa di tutti gli autori che hanno segnato momenti importanti per lo studio artPublication of vol. III and the Indices concludes this bibliographical project, which describes in great detail all the printed works by all the authors who have significantly contributed to the artistic study of Rome. For the first time such a vast amoun.

EAN: 9788822253132
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EAN: 9788822253125
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Firenze, Olschki Ed. 2000, cm.17x24, xxxii-276 pp. con 29 tavv. f.t. Rilegato., Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 157. Primo dei tre volumi di una bibliografia comprendente tutte le antiche pubblicazioni su Roma, elaborata per la prima volta sulla base dei seguenti criteri: ricerca senza limiti di campo (per ogni opera è stata ricercata la principale bibliografia, la coll This is the first volume of a Bibliography which will record in three volumes an exhaustive collection of old publications about Rome. A research on the main bibliography has been carried out for each work, providing information about classic repertoires

EAN: 9788822248237
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Firenze, Olschki Ed. 2001, cm.17x24, xiv-510 pp. con 40 tavv. f.t. Rilegato., Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 169. Questo volume segue «The Guide Books». Comprende circa 6.000 titoli ripartiti tra 'Academies' (S. Luca, Arcadia, Tiberina), 'Ephemeral' (feste, esequie, prese di possesso, libretti di rappresentazioni teatrali ecc.) e autori dalla A alla G. Per la prima v This volume which follows «The Guide Books» includes almost 6.000 publications concerning the 'Academies' (S. Luca, Arcadia, Tibertina), the social life (key word is 'Ephemeral': feasts, exequies, taking possession etc.) and Authors whose surnames start w

EAN: 9788822250391
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Firenze, Romano Ed. 2013, cm.13x18,5, pp.261, brossura cop.fig.a col., con bandelle. Coll.Narrativa,4.

EAN: 9788896376652
Usato, come nuovo
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Available
Bologna, Il Mulino Ed. 2011, cm.13,5x21, pp.224, brossura con bandelle e copertina figurata. Coll.Saggi. Con il susseguirsi dei fatti e dei misfatti della politica, appare sempre più difficile comprendere le possibili vie d'uscita dall'impasse italiana. In molti si diffonde un senso di malcelata rassegnazione per un Paese bloccato, anzi in arretramento, mentre nel contempo aumentano le occasioni per l'autocommiserazione, l'astio reciproco e una rissosa indisponibilità al confronto. Affidandosi alle analisi penetranti che Edmondo Berselli è venuto via via pubblicando sul "Mulino", questo volume propone una breve storia dell'Italia repubblicana da Tangentopoli al crepuscolo del berlusconismo, e ricostruisce le vicende portanti della crisi del Paese. Senza sconti per nessuno, ma anche senza rassegnazione. Nella certezza che l'Italia sia molto meglio di come viene rappresentata. Alla fine e nonostante tutto.

EAN: 9788815150721
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Note: Piccola cifra a penna in antiporta.
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#307509 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 4. Pisa, ETS 2010, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Livorno Cruciale dedica questo numero al tema dell'architettura degli interni: nella sezione intitolata al XX secolo abbiamo voluto presentare i casi emblematici, peraltro assai poco noti se non inediti, di due importanti allestimenti di spazi privati realizzati nella Livorno degli anni '30. Si tratta di opere di micro-architettura dovute al disegno di Roberto Uccelli e Piero Bottoni, il primo, ingegnere che ha svolto la sua attività a Livorno con interventi di pregevole qualità, il secondo, personalità di spicco dell'architettura razionalista italiana. Se ne trae l'indubbia convinzione che Livorno, in quel torno di tempo, fosse ricettiva alle novità dell'architettura contemporanea; e tale attenzione si può ritrovare anche in altre architetture di questi anni, come la casa dello Strologo di Piero Bottoni, la villa Tavani di Giancarlo Palanti e ancora, il palazzo del Governo, segnato dagli interventi di Alberto Legni e Armando Sabbatini, vincitori di un concorso nazionale che aveva visto la partecipazione delle maggiori personalità del Novecento italiano. Immediato è quindi il riferimento alla situazione presente: non è certo un caso che proprio questo numero della rivista offra, nelle rubriche dedicate all'attualità, affondi, decisamente polemici, su alcune tematiche cardine per l'architettura e l'urbanistica della Livorno del nuovo millennio. Ci riferiamo al progetto del nuovo centro, ora ribattezzato Quartiere San Martino, e all'ipotesi, non ancora tradotta in termini di disegno, del nuovo ospedale. Non è nostra intenzione in questa sede entrare nel merito degli aspetti procedurali e amministrativi che hanno condotto alla previsione di diversa dislocazione dell'attuale attrezzatura sanitaria, decisione che rischia di incidere pesantemente sull'immagine architettonica della città dei prossimi decenni. Ci siamo limitati a segnalare come tale decisione avvenga all'oscuro di una strategia di più ampio respiro, lasciando troppi punti indefiniti, a partire dal destino urbanistico e architettonico dell'antico nosocomio. Si finge di ignorare che si tratta di un tema assai delicato che, ove la previsione di tale spostamento fosse assunta in maniera definitiva, coinvolge il riuso e la riconversione di un immenso patrimonio architettonico, patrimonio ormai acquisito, anche da punto di vista storiografico, alle vicende del Novecento italiano. Non pochi sono i dubbi che sorgono, se pensiamo alla manchevole sensibilità che nel recente passato si è voluto dimostrare nei confronti di analoghe testimonianze architettoniche, valga per tutte la demolizione della fabbrica della Peroni o del cinema Odeon. Non siamo necessariamente affezionati allo star system dell'architettura, anche se non possiamo non ricordare che proprio recentemente a Pisa, in un caso analogo, si è scelto di affidare, tramite un concorso internazionale, l'elaborazione del master plan delle aree dell'antico ospedale ad uno dei più noti studi europei. La nostra riflessione diventa tanto più opportuna, se ci volgiamo alle scelte progettuali adottate per il nuovo centro, disastrosamente anonime, che sembrano addirittura mutuate dalle pagine di qualche rivista patinata degli Emirati arabi e che ben poco mostrano di relazionarsi con lo spirito del luogo o con le nuove tendenze dell'architettura contemporanea. Tale giudizio non può non estendersi anche ai risultati dei recenti concorsi banditi dall'Ammnistrazione Comunale nell'ambito dei PIUSS (Piani Integrati di Sviluppo Sostenibile), risultati completamente disattesi, sembra per problemi procedurali, e sostituiti con una nuova progettazione affidata agli uffici interni all'Ente. Le immagini recentemente divulgate di queste architetture non sono con tutta sincerità convincenti: si tratta di una progettazione di routine, forse anche corretta da un punto di vista tecnico, ma certo non tale da offrire alcuno slancio all'immagine della Livorno futura. È un bilancio assai amaro quello che, a nostro giudizio, si profila: al di là delle affermazioni trionfalistiche ufficiali, la città si mostra assente sulle impegnative sfide dell'architettura contemporanea.

EAN: 9788846728463
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Kingdom of Bahrein 2017, cm.41x31, pp.310 ill. col. hardcover. 9789995893941
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