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Il XXI secolo sarà americano. Verso l'impero democratico dell'America-mondo.

Author:
Curator: Traduz.di Francesco Sircana.
Publisher: Il Saggiatore Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.L'Arco.
Details: cm.11x19, pp.274, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.L'Arco.

Abstract: Dissolta l'Unione Sovietica, esaurita la politica dei blocchi, il "postcomunismo" resta un'enorme incognita senza una previsione sul ruolo degli Stati Uniti nella tutela dell'ordine mondiale: gravati da crescenti spese militari, come l'impero romano al culmine della sua espansione, gli Usa sono destinati a crollare sotto i colpi dei terroristi e la pressione di nuovi barbari? oppure il paragone più calzante è quello con la repubblica romana del I secolo a.C. che, in mezzo ai disordini, si avviava a diventare impero universale? Dalle super-autostrade informatiche al culto televisivo del presidente, poderosi strumenti sono messi in atto per realizzare questo secondo scenario. Ma la risorsa inedita - se si esculde appunto il precedente di Roma - che unificherà il mondo sotto l'egida dell'impero "democratico" americano è un'altra. Non il leggendario melting pot ma l'"insalata" multietnica e multiculturale, in cui qualsiasi elemento può essere accolto e amalgamato senza perdere la sua peculiare identità.

EAN: 9788842804178
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#341103 Marina Esercito
Torino, Giulio Einaudi Editore 2015, cm.14x22, pp.318, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. ColL.Passaggi Einaudi. In quarantatre anni di servizio militare Fabio Mini è venuto a contatto diretto con tutti gli apparati di sicurezza del mondo. Ha avuto il Mediterraneo come area di responsabilità quando è stato capo di stato maggiore della Nato del sud Europa, ha percorso i luoghi della sicurezza cinese e del suo "mediterraneo", ha comandato un corpo internazionale di pace nei Balcani. Avrebbe potuto raccontare il Mediterraneo con un memoriale, oppure con un saggio storico-politico. Si sarebbe forse compiaciuto nel ricordare il passato ma non sarebbe stato stimolato a capire il futuro. In questo libro ha utilizzato perciò la propria esperienza per scoprire qualcosa che chi scrive di geopolitica in genere trascura: l'influenza della guerra, dei mezzi della guerra, della storia della guerra sulle vicende dei popoli e delle terre in cui vivono. La scoperta è banale e sorprendente al tempo stesso: il Mediterraneo non è un mare e non ha una frontiera liquida che si può espandere a piacimento. È un insieme di terre, popoli e culture diverse impregnati di sentimenti e atti di guerra. Basta guardarsi intorno per vedere i segni indelebili delle guerre, da quelle puniche a quella post-nucleare. E sorprendente perché unendo l'ottica militare a quella socio-politica si scoprono le ragioni delle infinite guerre mediterranee e i possibili sviluppi di quelle a cui stiamo assistendo.

EAN: 9788806211349
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