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Epitaffio per un impero culturale. Contro vento e marea (1962-1966) vol.I.

Author:
Curator: Traduzione di Chiara Tana.
Publisher: Libri Scheiwiller.
Date of publ.:
Series: Coll. Prosa e Poesia.
Details: cm.14x22, pp.162, br., cop. fig. a colori con bandelle. Coll. Prosa e Poesia.

Abstract: "Con Epitaffio per un impero culturale" ha inizio la pubblicazione di "Contra Viento y Marea", l'opera in più volumi in cui Mario Vargas Llosa ha raccolto e ordinato il meglio della sua produzione saggistica e giornalistica dagli anni Sessanta agli anni Novanta. Questo primo tomo riunisce gli scritti 1962-1967: anni di fermenti e innovazioni, di impegno politico e contrapposizioni frontali. Llosa descrive l'allegria della rivoluzione cubana e il mattatoio della guerra del Vietnam; si interroga sul ruolo dell'intellettuale nei movimenti di liberazione nazionale e denuncia la violenza della repressione peruviana sotto la dittatura di Odria. Appoggia il movimento di guerriglia di Paul Escobar e condanna l'Unione Sovietica per la repressione contro gli scrittori. Ci conduce nel cuore di un mito arcaico funzionale a una visione reazionaria e immobilizzata del Sudamerica, ci fa scoprire il Paraguay di Roa Bastos e analizza la contraddittoria politica di Charles de Gaulle... Note scaturite nel fervore della polemica e del dibattito pubblico; tra rivoluzione e compromesso, violenza e libertà, politica e utopia. Un'indispensabile lettura per chi voglia comprendere a pieno il disegno della "raffinata cartografia del potere" che gli è valsa il Nobel per la letteratura 2010.

EAN: 9788876446412
EUR 18.00
-33%
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Traduzione di M.Canfield, A.Ciabatti. Milano, Libri Scheiwiller 2012, cm.14x22, pp.250, br., cop. fig. a colori. Coll. Prosa e Poesia. Vargas Llosa possiede la voce limpida e ferma della responsabilità. Sa che "a causa della natura terribile dei nostri problemi e di una tradizione molto radicata" in America Latina "un scrittore non è soltanto uno scrittore" ma "qualcuno da cui ci s'aspetta un contributo attivo nella soluzione dei problemi". Per questo talora usa parole affilate e recise. Per esempio quando, polemizzando con Mario Benedetti, critica l'asservimento ideologico di Pablo Neruda e Alejo Carpentier o quando, di fronte a una nota del governo cubano che descrive gli esuli come "delinquenti, sottoproletari, antisociali, vagabondi e parassiti, omosessuali, schiavi del gioco e della droga", commenta: "si percepisce qui una maggiore varietà di tipi rispetto a quella che Garcia Màrquez riscontrò fra i rifugiati di Vietnam e Cambogia, che a quanto pare erano solo "dei drogati e qualche milionario"". Gli articoli raccolti in questo quarto volume risalgono ai primi anni Ottanta, quelli del cosiddetto "riflusso", colto nei suoi tratti essenziali già nel luglio 1980. "Non si tratta di un fenomeno esclusivamente politico, ma di qualcosa di più ampio che comprende anche la religione e la morale. Forse in questo caso ha senso anche usare la parola 'reazione', poiché si tratta di un moto all'indietro, di una regressione emozionale verso il passato". Pur senza rinunciare al fair play ereditato da Isaiah Berlin, Vargas Llosa centra il bersaglio senza esitare..

EAN: 9788876446214
EUR 20.00
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Traduzione di Antonella Ciabatti. Milano, Libri Scheiwiller 2011, cm.14x22, pp.214, br., cop. fig. con bandelle. Coll. Prosa e Poesia. Il secondo volume di "Contro vento e marea" raccoglie articoli e saggi pubblicati tra 1967 e 1976, accanto a lettere e interviste incentrate sul rapporto tra intellettuali e potere. L'autore scrive a Fidel Castro, o al dittatore argentino Jorge Rafael Videla, o a Juan Velasco Alvarado, artefice del golpe istituzionale peruviano. E mentre esalta le gesta di Che Guevara in Bolivia, non lesina critiche a Cuba per il caso di Heberto Padilla arrestato e messo alla gogna nel contesto di una grottesca autocritica dal sapore staliniano. Sostenitore di Solzenitzyn, durante la primavera di Praga, Uosa sta con chi rifiuta "il socialismo dei carri armati" di Mosca; contro gli intellettuali che si genuflettono acriticamente di fronte alle direttive di partito, pronti a tradire la vocazione alla libertà e al dissenso che costituiscono l'essenza stessa della letteratura. Di qui la difesa di D.H. Lawrence, Norman Mailer e Hubert Selby jr. sotto il tiro della censura britannica, o la bonaria ironia sugli hippie incontrati in Finlandia durante un convegno in cui si respira il clima libertario del 1968. La testimonianza di un eretico che ha saputo interpretare e comprendere a fondo ragioni, passioni e contraddizioni del Novecento.

EAN: 9788876446344
EUR 20.00
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Traduzione di Ximena Rodriguez Bradford. Milano, Libri Scheiwiller 2011, cm.14x22, pp.271, br., cop. fig. a colori con bandelle. Coll. Prosa e Poesia. 1977. Mario Vargas Llosa è in Italia per una conferenza all'Università di Torino. "Muri e finestre imbrattate, vetri infranti, porte murate, gruppi di giovani sui tetti armati di bastoni, come per respingere un'invasione. L'Università era in sciopero, uno sport che in Italia sarebbe presto diventato più popolare del calcio [...]. Il portone s'aprì lasciando intravedere un comitato di accoglienza. A presiederlo, una giovane professoressa; un'ispanista che sembrava uscita da un concorso di bellezza. Si rivolse subito a me: ero io il dirigente rivoluzionario sudamericano? Le spiegai che ero a malapena un romanziere peruviano. Nel comitato si diffuse allora lo sconcerto [...] avevano predisposto tutto per accogliere il rivoluzionario latinoamericano che gli era stato promesso...". Il tema dell'egemonia culturale è il fil rouge di questo terzo volume di "Contro vento e marea", che raccoglie saggi e articoli risalenti alla fine degli anni Settanta. Scritti di singolare freschezza che, quando si tratta di coniugare riforma sociale e pluralismo politico, libertà di stampa e diritti umani, dimostrano oggi tutta la loro urgente attualità. In disaccordo con Noam Chomsky, Llosa descrive Israele come un paese capace di resistere alla tentazione totalitaria in virtù di un'originale mescolanza di pragmatismo e idealismo. Profetico nell'individuare le contraddizioni che avrebbero portato all'estinzione della sinistra radicale, contro la moda dello strutturalismo...

EAN: 9788876446467
EUR 18.00
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Traduzione di Vittoria Martinetto, Angelo Morino. Milano, Libri Scheiwiller 2011, cm.14x22, pp.615, br., cop. fig. con bandelle. Coll. Prosa e Poesia. È la storia di un'infanzia e adolescenza trascorse fra Bolivia e Perù, prima all'ombra protettiva e rassicurante della famiglia materna e poi sotto l'improvvisa tutela di un padre a lungo creduto morto e ricomparso a riversare durezze sul figlio, che rispetto a quel padre amato e odiato vorrà affermare con forza la propria diversità; ma è anche la storia di un giovane votato a una progressiva quanto irresistibile vocazione alla letteratura, dagli anni vissuti tra rigori e violenze nel collegio militare fino al periodo turbolento degli studi universitari quando il desiderio sempre più irrinunciabile di diventare scrittore tende a sovrastare ogni altro progetto. Al racconto trascinante di questa tumultuosa fase esistenziale - il periodo dei bordelli, degli innamoramenti, di una scandalosa relazione - s'intreccia, scandita a capitoli alterni, la rievocazione di momenti assai posteriori che l'hanno visto candidato alla presidenza del Perù per il liberale "Fronte democratico" e che si sono chiusi nel giugno 1990 con la sua sconfitta elettorale. Esplorazione impietosa di zone di vita privata e, al contempo, lucido resoconto di un'impresa della vita pubblica, romanzo e testimonianza, "Il pesce nell'acqua" è anche l'affascinante spaccato di un lembo di Sudamerica ricco di sortilegi, schiacciato dal peso di millenari problemi.

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