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#34071 Economia

Prodotto lordo e finanza pubblica (secc.XIII-XIX).

Author:
Curator: 3-9/5/1976. A cura di A.Guarducci.
Publisher: Ist.Internaz.di Storia Economica F.Datini-Le Monnier.
Date of publ.:
Details: cm.15x21, pp.895, br. Testi in italiano, inglese, francese, tedesco.

EAN: 9788800722117
EUR 48.34
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#236644 Economia
Milano, Feltrinelli Ed. 1999, cm.13,5x21,5, pp.206, br. Coll.Campi del sapere. Il disegno industriale è ormai una realtà socialmente riconosciuta, con un corso di laurea presso il Politecnico di Milano e corsi di diploma universitario o scuole di specializzazione in vari atenei (Firenze, Genova, Napoli, Torino, Venezia fra gli altri). Non si tratta però di una realtà univocamente e definitivamente determinata in tutti i suoi aspetti. Al contrario, sono in atto oggi fenomeni che richiedono una riflessione approfondita e, in particolare, si discute sulla delimitazione del campo d'azione del disegno industriale, sui suoi rapporti con altri ambiti disciplinari e sul suo ruolo nei processi di innovazione tecnologica e nella pianificazione dei prodotti.

EAN: 9788807102738
EUR 17.56
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#111723 Economia
Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti 1856, cm.14x22, pp.6, fascicolo. Intonso. Stampato su carta a mano.
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#303299 Criminologia
Così la criminalità organizzata è diventata il sistema Italia. A cura di Serena Danna. Torino, Einaudi Ed. 2011, cm.13,5x21,5, pp.165, br. con bandelle, Coll.Einaudi. Stile Libero Extra. Mafia S.P.A. Come Funziona L’Economia Reale Dell’Italia” di Nicola Gratteri (procuratore aggiunto del Tribunale di Reggio Calabria), Ivan Lo Bello (presidente di Confindustria Sicilia dal 2006 e del Banco di Sicilia dal 2008), Domenico Mogavero (vescovo di Mazara del Vallo e presidente della Commissione affari giuridici della Conferenza Episcopale Italiana) e Moisés Naìm (economista e giornalista venezuelano esperto di economia criminale globale), a cura di Serena Danna (lavora nella redazione del domenicale del «Sole 24 Ore», è un libro sulla società per azioni più avanzata, importante e pericolosa del nostro paese. Se in Italia la criminalità organizzata ogni anno fattura (stime al ribasso) centoquaranta milioni di euro e se in Italia il lavoro nero vale (stime al ribasso) addirittura il quindici per cento del totale del Prodotto Interno Lordo dello Stato, non si può negare che il sistema Italia si regge, non solo ovviamente, anche su queste cose, che sono illegali, ma che contribuiscono in qualche modo alla ricchezza economica del paese, e più che altro alla ricchezza economica di pochi capi e famiglie, che siedono sul lavoro sporco di migliaia di disperati e ordinari criminali, perfettamente inseriti nella società. E se come ricorda Nicola Gratteri, uno degli autori del libro, siamo l’unico paese al mondo con quattro mafie (Mafia, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita) non si può non tenerne conto, qualunque sia l’ambito sociale di riferimento. Non importa quale e quanto forte sia l’illuminazione usata e pensata per contrastarla, perché la mafia è come un’ombra, che non ha paura né della luce accecante di denunce a volto scoperto, né di denunce silenziose, costanti e notturne, ma che in qualsiasi condizione si trovi segue ogni movimento di un’Italia impantanata nella sua storia, reale e fragile come la sua democrazia, per fortuna ancora retta dalla Costituzione. E “Mafia S.P.A.” di Nicola Gratteri, Ivan Lo Bello, Domenico Mogavero e Moisés Naìm a cura di Serena Danna, come da sottotitolo racconta come funziona l’economia reale dell’Italia. Perché è «la famiglia» che comanda ed è alla base di quasi tutte le relazioni sociali italiane. Ma «la famiglia» che comanda anche nelle mafie. La mafia è sempre una questione di famiglia. In Italia la Chiesa tace, e a parte singoli episodi, ha quasi sempre taciuto sul fenomeno, e ci ha convissuto. Omertosamente. E l’omertà come metodo infallibile per salvaguardare l’onore è l’arma più forte che ogni mafia ha sui suoi sottoposti e sugli abitanti del territorio che controlla. In Italia non esiste una cultura imprenditoriale, ma esiste il capitalismo. E dove c’è il capitalismo ci sono imprese che agiscono per aumentare i loro profitti. C’è chi lo fa seguendo le leggi dello stato che le ospita, e c’è chi invece sceglie di intraprendere metodi illegali per aumentare i propri profitti. Dove c’è il capitalismo c’è mafia. Perché il capitalismo senza regole è gemello e padre del capitalismo mafioso.

EAN: 9788806207984
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#70797 Sociologia
Trad.di Roberto Long. Torino, Einaudi 1974, cm.10,5x18, pp.307, br. Coll.Nuovo Politecnico,61.
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