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Presenza della letteratura spagnola in Italia.

Author:
Publisher: Sansoni.
Date of publ.:
Series: Coll.Scuola Aperta,49. Sez.Lettere Italiane.
Details: cm.11x18, pp.113,(3), br., cop.fig. Coll.Scuola Aperta,49. Sez.Lettere Italiane.

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Milano, Cisalpino 1955, cm.13x18, pp.174, br. Intonso.
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Pisa, Pacini Editore 2010, cm.14,5x22,5, pp.210, brossura copertina figurata. Coll.Strumenti di Filologia e Critica,10. Ricerca. La presenza di Proust nel Novecento italiano. Debenedetti Morselli Sereni è uno studio sulla ricezione de "À la recherche du temps perdi" in Italia. Si considerano le opere di Giacomo Debenedetti, di Guido Morselli e di Vittorio Sereni. I lasciti proustiani più evidenti sono intesi alla stregua di indici per illuminare relazioni profonde, che vigono al di là delle divisioni di genere. Il confronto si gioca sul terreno dell'immaginario, delle analogie strutturali, su alcuni temi nevralgici: la valenza conoscitiva dell'arte, la trasmissione dell'esperienza, il rapporto tra arte e vita. La formula secondo cui Proust invitava a leggere l’imitazione dei "Mémoires" di Saint-Simon e delle "Mille et une nuits" in atto nel suo romanzo – on ne peut refaire ce qu’on aime qu’en le renonçant – potrebbe valere anche per loro: è rinunciando agli aspetti più evidenti del modello, che ne mantengono l’intenzionalità di fondo: fare della scrittura il luogo di una ricerca della verità, individuale e collettiva.

EAN: 9788863152494
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#286291 Militaria
Concorso indetto dal Rotary Club Firenze Sud. Firenze, Istituto Geografico Militare cm.17x24, pp.202, brossura copertina figurata. Comando Regione Militare Tosco Emiliana.
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Ascona, Milano, 8-9 Novembre 2004. A cura di Michele Ferrario. Firenze, Franco Cesati Editore 2006, cm.16x23, pp.276, brossura. Coll.Doc. d'Archivio e di Letteratura Italiana. Nella memoria storica e culturale la Svizzera è parsa per decenni, relativamente al ventennio, una sorta di “terra d’asilo sicuro”. Le valutazioni elaborate in maniera più approfondita a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, puntarono in genere quasi sempre più il dito accusatore contro l’allineamento e la collaborazione economica voluta dalle classi dirigenti in primo luogo con il Terzo Reich: la politica d’accoglienza ai rifugiati di rado suscitò discussioni prima della fine del secolo scorso. Sull’atteggiamento della Svizzera nei confronti dei rifugiati politici e dei profughi, nuove risposte sono state ottenute grazie ai lavori della Commissione indipendente d’esperti Svizzera-Seconda Guerra Mondiale (meglio conosciuta come Commissione Bergier) e anche grazie alle testimonianze raccolte con l’esposizione “L’Histoire c’est moi”, basata principalmente sui racconti di 555 persone che hanno vissuto l’esperienza degli anni della seconda guerra mondiale. A questo volume e al congresso che si è tenuto opportunamente tra la Svizzera e l’Italia è affidato il compito di un riassunto della situazione degli studi e di un’ulteriore e approfondita analisi su anni che, relativamente al comportamento della Confederazione, ancora molto hanno da dire.

EAN: 9788876672071
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