Nerone.

Milano, Rizzoli Ed. 1976, cm.12x19, pp.388, (copia allo stato di nuovo). legatura editoriale cartonata ,con titoli in oro,in custodia.

Fra gli intervistati: Gianni Agnelli, Giulio Andreotti, Silvio Berlusconi, Giuseppe Berto, Giorgio Bocca, Gianni Brera, Piero Chiara, Francesco Cossiga, Maurizio Costanzo, Bettino Craxi, Federico Felini, Carla Fracci, Vittorio Gassman, Renato Guttuso, Nino Manfredi, Francesco Messina, Indro Montanelli, Marco Pannella, Giuseppe Prezzolini, Ugo Tognazzi, Monica Vitti, Franco Zeffirelli... Milano, Rusconi Ed. 1978, cm.14x22, pp.304, legatura editoriale cartonata sovraccop.figurata.

Milano, RM Rizzoli Ed. 1975, cm.17,5x22, pp.214, 32 ill.bn.e a col.ft. legatura ed.in skivertex, titoli in oro al dorso. Coll.Storia d'Italia.

Milano, Rizzoli Ed. 1969, cm.11,5x19, pp.511, alcune figg.e cartine a col.nt. legatura ed.titoli e fregi in oro al dorso, in cofanetto con piatti figg.

Roma, Ed.Mediterranee pp.144, 1500 foto, brossura cop.fig.a col.

Milano, Armenia Ed. 2001, cm.15x21,5, pp.394, brossura cop.fig.a col. Coll.Starshield. Nessuno sa con precisione se il Manto di Kendis-Dai esiste davvero; la leggenda vuole che chiunque lo indossi riceva in dono sapienza e verità assolute. Merinda Neskat dell'Omnet è determinata a trovarlo, ma sfortunatamente viene a scoprire che il buon esito della sua impresa è legato allo sconcertante equipaggio di un'astronave perduta guidata dall'inetto capitano Jeremy Griffith, che, in un modo o nell'altro, si ritrova a seguire Merinda nella sua pericolosa corsa contro il tempo.

Santa Croce sull'Arno, Centro Attività Espressive di Villa Pacchiani, 16 maggio-10 giugno 1998. A cura di Dino Carlesi. Santa Croce sull'Arno-Pontedera, Centro di Villa Pacchiani - Bandecchi & Vivaldi 1998, cm.21,5x30, pp.n.n.(124), 100 tavv. in bn.e una foto dell'Artista in antip., brossura, cop.e sovraccop.figg. Coll.Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe,15.

Milano, Mondadori Electa 2008, cm.14x22, pp.86, num.figg.a col.nt. brossura cop.con bandelle Coll.Pesci Rossi. Michelangelo considerava la Centauromachia opera paradigmatica di tutta la sua ricerca artistica: un lavoro mai finito ed esemplare di un furore artistico. Il volume ricostruisce a fondo l'ambiente culturale in cui Michelangelo ha iniziato il bassorilievo intorno al 1492, ne analizza le fonti artistiche e culturali e propone una lettura formale innovativa: la Centauromachia come battaglia nella quale i personaggi perdono connotati letterari e storici per farsi protagonisti di un'immagine atemporale, la lotta tra forze opposte e l'energia infernale che ne scaturisce.