Rubens,Pieter Paul.
Palazzi di Genova.
A cura di Anna Orlando. Traduz.di Simona Paolini. Milano, Abscondita Ed.
2022,
cm.10,5x19,5,
pp.116, numerose figg.bn.nt.
brossura con bandelle, cop.fig.a col.
Coll.Miniature,123.
Al “benigno lettore” il pittore fiammingo Pietro Paolo Rubens presenta i Palazzi di Genova in un volume pubblicato a proprie spese ad Anversa, la sua città. Un progetto editoriale che giunge al quarto centenario e ancora fa parlare di sé, catalizza l’interesse di studiosi, critici, addetti ai lavori e non. Più che “well travelled” all’età di quarantacinque anni ancora da compiere, il fiammingo aveva già visto buona parte dei centri artistici (e di potere) in Europa: Roma, Mantova, Genova, Firenze, Padova, Venezia, Madrid, Valladolid tra il 1600 e il 1608, senza contare quanto vide in patria. Ha incontrato re, principi, duchi, ambasciatori, conti e marchesi. Ha frequentato finanzieri, mercanti e condottieri. Era elegante e conosceva sette lingue, tra le quali il latino e l’italiano. Aveva un “gustoso e vivace colorito” e un “tratto gentile” e lo fregiavano “nobili doti”, tra le quali la “facondia del parlare”. Eppure, fu Genova e la ristretta élite dei genovesi che ebbe modo di incontrare ad apparirgli quanto di più moderno. Erano qualcosa di inedito ai suoi occhi i palazzi di città e le tante ville a pochi chilometri da quel centro che oggi chiamiamo “storico” e che allora era il cuore pulsante della vita economica e finanziaria che gravitava sul porto, abbracciato naturalmente ad arco da un fitto reticolo di strade strette e buie.
EAN:
9791254720349