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#283638 Facsimili
Ristampa del Codice Trivulziano 509, manoscritto in pergamena del XIV secolo. Elegante cofanetto contenente 2 volumi in 8vo (cm 26x19,5). Uno è la fedele riproduzione a colori del manoscritto trecentesco: 11 carte scritte al recto e al verso con 11 miniature. L'altro la descrizione analitica del codice e delle sue illustrazioni, trascrizione della leggenda, note storiche di Meda e Turbigo. Comune di Milano 1982, cm.22x27,
Usato, molto buono
Note: Lievi mende
EUR 40.00
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#283200 Facsimili
Il volume di facsimile è accompaganto dal saggio: La lunga storia di un piccolo libro di preghiere a cura di Ernesto Milano. Il facsimile presenta una pregiata legatura in tutta pelle con incisioni a sbalzo, cm.9x13,5,costituito da 28 carte. Il saggio cm.22,5x21, pp. 64. Ambedue inseriti in una cartella/teca. Facsimile conservato presso la Biblioteca Estense di Modena. Rimini, Guaraldi Stamperia Edizioni d'Arte 1991, Coll. Senso religioso. Esemplare numero 357.

EAN: 9788886025041
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EUR 260.00
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#282301 Facsimili
Due volumi di cm. 35, il primo di testo di pp. 106, con illustrazioni. Il secondo di pp. (48) con la riproduzione facsimilare a colori dell'antico codice. Il facsimile presenta una legatura in mezza pelle, il commentario in legatura cartonata di colore verde. Facsimile della Bibbia Pauperum dal codice palatino latino 871 conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. Milano, Jaca Book 1982, 2 volumi in cofanetto. cm.28x37,
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EUR 430.00
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#282299 Facsimili
Codice rossiano 711. Facsimile del Codice e Commento scientifico a cura di Lotte Kurras. Prefazione di Lionello Giorgio Boccia. Milano, Jaca Book- Biblioteca Apostolica Vaticana 1983, 2 volumi in cofanetto cm.20x32, pp.90,110, Un volume rilegato in pelle ed uno rilegato in tela in custodia. Coll.Codices e Vaticanis selecti quam simillime expressi iussu Ioannis Pauli PP II Consilio et Opera curatorum Biblothecae vaticanae.
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EUR 170.00
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#282193 Facsimili
Il volume “Opere Italiane” raccoglie tutte le opere in volgare di Francesco Petrarca: il Canzoniere, i Trionfi e le Rime estravaganti. Il manoscritto 924 della Biblioteca Casanatense è uno dei primissimi codici a custodire, in maniera così completa e organica, l’opera del grande poeta. L’importanza di questo manoscritto risiede in particolare nella presenza di componimenti che non trovano riscontri in nessun’altra testimonianza coeva, a cui si aggiunge la “cura scientifica” del testo, ribadita dalle annotazioni e dai commenti al testo originale fatti nei decenni seguenti. Rome, Biblioteca Casanatense, Ms. Casanatense 924. L'opera si compone del libro facsimile e del commentario. Modena, Franco Cosimo Panini 2006, 2 volumi. cm.16x25, legatura in tutta pelle con incisioni a secco, per il volume di facsimile, legatura editoriale cartonata e sopraccoperta figurata a colori per il commentario. Commentario a cura di Emilio Pasquini e Paola Vecchi Galli. Con un saggio di Carl Appel. Coll.La Miniatura. Edizione limitata in 500 esemplari. Il codice, realizzato nella seconda metà del Quattrocento nell’area del Veneto, aveva con ogni probabilità una committenza di alto rango, come dimostrano la qualità della pergamena, il regolare specchio di scrittura e la raffinatezza delle iniziali decorate. Al prestigioso materiale del manufatto si aggiunge la “cura scientifica” del testo, ribadita dalle annotazioni e dai commenti al testo originale fatti nei decenni seguenti: nel giro di un centinaio di anni, il manoscritto si trasformò infatti da libro di lettura (per il committente) a oggetto di studio e collettore di rarità. Tutto il codice è percorso da tracce di decorazione “all’antica”, cioè di una scrittura e dell'ornamentazione d’apparato che si affermano nel Quattrocento sulla scia di Leon Battista Alberti e Andrea Mantegna. A rendere il codice 924 della Casanatense un vero e proprio unicum è la presenza, al termine del volume, di due fogli contenenti poesie estravaganti che in parte si sovrappongono e in parte ampliano il contenuto dell’opera: di alcuni di questi componimenti non esistono altre testimonianze, pertanto potrebbero costituire le uniche copie da originali petrarcheschi. Il codice – di cui sono del tutto ignote del vicende storiche – venne acquistato nel 1763 a Roma presso il libraio e stampatore Venanzio Monaldini.

EAN: 9788882908041
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Note: Volumi incellofanati nuovi, mancante del cofanetto.
EUR 850.00
-65%
EUR 290.00
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#261234 Facsimili
Riproduzione integrale in oro zecchino 23kt su cartaPergamena®. Miniature nel pittore e miniatore Apollonio di Giovanni (Firenze 1415-1465). Il volume è accompagnato da un commentario di pp.192 curato da Giovanna I. Rao. Codice Strozzi 174 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Modena, Art Codex L'Atelier del Codice Miniato 2013, cm.13,7x21,7, 49+2 carte (102 pagine) con 23 miniature a tutta pagina realizzate con foglia d'oro zecchino 23kt Copertina in vitello rosso pieno fiore, conciato al vegetale in fossa, con impressioni a secco e in oro. Legatura interamente eseguita a mano, nel rispetto della profilatura delle pagine e della fogliazione. Tiratura limitata di 999 copie numerate e certificate. L'opera è custodita in un prezioso cofanetto con vetro profilato in oro. Nel 1571 la Biblioteca fu aperta al pubblico per volere del granduca Cosimo I nel suo mirabile, seppure incompiuto, allestimento michelangiolesco. I due aggettivi che la qualificheranno da allora nei secoli, Medicea e Laurenziana, attestano la primitiva origine signorile e la collocazione nel complesso di San Lorenzo. I codici, che costituivano la biblioteca privata dei Medici, disposti sui plutei (banchi) e spogliati delle loro coperte originarie ricevettero una veste uniforme in cuoio rossastro alle armi Medicee. Le catene, che ancora essi conservano, testimoniano gli usi della consultazione e la preoccupazione dei bibliotecari per la loro conservazione. Il primato della Biblioteca Medicea Laurenziana, con i suoi circa 11.000 manoscritti, si basa sulla coincidenza di due fattori, ambedue straordinari: la specificità delle raccolte e la natura dell’edificio contenitore, progettato e in parte realizzato da Michelangelo Buonarroti.
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EUR 5,700.00
-80%
EUR 1,100.00
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#260380 Facsimili
Edizione tedesca in facsimile dell’incunabolo xilografico, noto come l’Esopo di Ulm, stampato da Johannes Zainer nel 1476, appartenente alla collezione «Otto Schäfer» di Schweinfurt. L’incunabolo, interamente colorato a mano è una rarità assoluta della bibliofilia (oltre a questo, si conosce soltanto l’esemplare di Vienna). Con commentario italiano di 96 pagine, con testi di Peter Amelung, direttore della Württembergische Landesbibliothek di Stoccarda, e di Claudio Fraccari, oltre ad una selezione di 26 favole esopiche tradotte da C. Fraccari. Ulm Aesop. Modena Il Bulino edizioni d'arte 1995, cm.22,5x30,5, pp.550, 191 illustrazioni xilografiche colorate rilegatura in pelle nappata, in cofanetto. Tiratura è di 800 esemplari in numeri arabi e 80 in numeri romani.

EAN: 9783927506039
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EUR 2,500.00
-78%
EUR 550.00
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#260369 Facsimili
Archivio Diocesano di Mantova. Il commentario contiene i saggi di Giusi Zanichelli, Federica Toniolo, Giancarlo Manzoli, Giuse Pastore e Giancarlo Malacarne. Modena, Il Bulino edizioni d'arte 2012, cm.26x39,6, 380 carte copertina decorata con pietra e rombo di ottone, in cofanetto con volume di commentario. La tiratura unica e irripetibile a livello mondiale è di 499 esemplari. Il Messale della cattedrale di Mantova venne realizzato tra il 1442 e il 1465, negli anni inziali dell’età aurea di quella Mantua felix che seppe farsi promotrice di meravigliose testimonianze dell’incipiente Rinascimento italiano. A Mantova operano già Leon Battista Alberti, Pisanello e Vittorino da Feltre, ai quali presto si aggiungono Andrea Mantegna, Girolamo da Cremona e Luca Fancelli. Il Messale di Mantova fu commissionato nel 1442 da Gian Lucido Gonzaga, vescovo di Milano poi cardinale, a Belbello da Pavia, considerato il maggior interprete della miniatura tardogotica italiana, già al servizio dei Visconti per completare il celebre Offiziolo, lasciato incompiuto da Giovannino de Grassi. Con la scomparsa del committente (1448), il lavoro di decorazione e di scrittura (affidata a Pietro Paolo Marono, poi calligrafo anche della Bibbia di Borso d’Este) subì varie interruzioni e per quasi un decennio rimase incompiuto. La ripresa dei lavori sul Messale è ascrivibile alla ferma volontà di Barbara di Brandeburgo-Gonzaga che, dal 1459, avoca a sé ogni competenza sul manoscritto. Sarà Andrea Mantegna a suggerire a Barbara il nome del miniatore che dovrà portare a termine l’ambizioso programma artistico del Messale: quello del giovane Girolamo da Cremona, suo seguace, aperto ai nuovi stilemi del Rinascimento e già collaudato aiutante di Taddeo Crivelli, miniatore della Bibbia di Borso d’Este. Fin dai primi studi novecenteschi sul Messale è stata evidenziata la mano di un terzo miniatore, rimasto anonimo, ma probabile collaboratore di Mantegna e seguace del nuovo gusto importato a Ferrara da Rogier van der Weyden sul finire degli anni Quaranta. Sono soltanto tre le carte attribuibili a questa mano e databili intorno al 1449-1450, probabilmente commissionate dalla marchesa Paola Malatesta, moglie di Gianfrancesco Gonzaga. Il Messale, manoscritto miniato della cattedrale di Mantova, è un codice su pergamena, nel formato di mm 395 × 262, che si compone di 380 fogli (760 pagine). Il codice è mutilo a c. 380; quasi certamente manca l’intero fascicolo di chiusura, probabilmente sottratto nei primi anni del Novecento unitamente a quattro fogli miniati, poi recuperati e reinseriti. Dal 1983 il Messale è stato restituito definitivamente dallo Stato italiano alla Cattedrale di Mantova, legittima destinataria dell’opera già per volontà del cardinale Francesco Gonzaga, figlio di Barbara, volontà confermata nel ’500 dal cardinale Ercole, figlio di Isabella d’Este. Lo stato di conservazione è buono, frutto del restauro del 1991 ad opera dell’Istituto Centrale del Restauro, e del succesivo intervento di restauro e consolidamento finanziato dal Bulino e attuato dall’Antica Legatoria Gozzi (2008), proprio in concomitanza con la campagna fotografica per il facsimile. Il testo liturgico in latino è scritto in semigotico italiano con inchiostro nero e titoli e rubriche in rosso; notazione quadrata nera su tetragramma rosso per il corredo musicale. Nel codice si fa ampio uso di lapislazzuli e oro in lamina; la decorazione si articola in: 6 carte del Calendario, con fregi sul lato esterno; 68 miniature di diverso formato; 2 grandi iniziali figurate; 7 carte con ampi fregi sui quattro lati; oltre 2000 iniziali decorate di norma poste su tre righe; centinaia di iniziali di capoverso con ornati a penna. L’edizione in facsimile è stata autorizzata dalla Diocesi di Mantova in base alla convenzione sottoscritta con Il Bulino nel luglio 2008, previo parere favorevole della Soprintendenza regionale della Lombardia, ai fini anche della slegatura e scucitura del codice per compiere alcuni necessari interventi di restauro e di consolidamento. Ciò ha permesso di attuare la campagna fotografica in condizioni ideali e con strumenti tecnologici all’avanguardia. Al restauratore Pierangelo Faggioli è stato affidato anche il compito di dotare il codice di una nuova legatura in velluto cremisino (che sarà ripetuta dallo stesso legatore per il codice in facsimile), più consona alla storia documentata del manoscritto e più idonea alla sua fruibilità e tutela.

EAN: 9788886251969
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EUR 12,500.00
-52%
EUR 6,000.00
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#260268 Facsimili
Il codice, riccamente miniato, ha un ‘amanuense’ d’eccezione: Ludovico Maria Sforza detto il Moro, all’epoca quindicenne, e fu terminato a Cremona il 27 novembre 1467. Si tratta di un commento, con note etimologiche e grammaticali, della Rhetorica ad Herennium che Ludovico Sforza trascrisse a dimostrazione delle capacità acquisite come allievo di Francesco Filelfo. Il facsimile è costituito da 3 cartelle conente le carte miniate e i documenti annessi. ciascun gruppo di carte è contenuto in un elegante custodia in velluto verde, a loro volta contentute in una scatola contenitore in velluto. Scatola, insieme al commentario curato da Giovanni Saccani di pp.142, e alla guida alla mostra sono preservati in un contenitore editoriale di cm.33x40. Opera allo stato di nuovo. Ms membranaceum 192x143, cc 8 sec XV (1467). Biblioteca Reale Torino. Nova Charta 2018, Coll.La Biblioteca Salvata. Nel 1675 l’ingegnere olandese Cornelis Meyer e il suo connazionale Gaspar van Wittel, giovane pittore agli esordi, percorrono le sponde del Tevere tra Perugia e Roma tracciando numerosi schizzi della campagna umbra e laziale e una serie di studi per rendere navigabile il fiume.
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EUR 1,800.00
-45%
EUR 990.00
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#260267 Facsimili
"Pensieri del Mayer disegnati dal Sig. Gaspar Van Wittel" Olandese in Roma" Facsimile del codice costituito da 66 carte disegnate dal Van Wittel e con le note del mayer, splendido documento per la prima volta edito in questa edizione. Volume di facsimile di dimensioni cm.23x32, volume in legatura in piena pegamena , con commentario di pp.140 riproducente le tavole e di cui ne desrive i contenuti. Volumi interni ad una elegante scatola editorialecon chiusura magnetica ed interni in velluto. Esemplare allo stato di nuovo. Commentario a cura di Marco Guardo. Rome, Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, 34K 16 (Cors. 1227) Nova Charta 2011, Coll.La Biblioteca Salvata. Nel 1675 l’ingegnere olandese Cornelis Meyer e il suo connazionale Gaspar van Wittel, giovane pittore agli esordi, percorrono le sponde del Tevere tra Perugia e Roma tracciando numerosi schizzi della campagna umbra e laziale e una serie di studi per rendere navigabile il fiume.

EAN: 9788895047133
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EUR 3,000.00
-50%
EUR 1,500.00
2 copie
#258790 Facsimili
Manoscritto miniato, Cluny, 1090-1100, (Ms. Parm. 1650). Commentario a cura di G. Z. Zanichelli. Modena, Il Bulino 2010, 2 volumi. cm.16x23, Si compone di ff. 112 (= pp 224), nel formato di mm 158 × 230, legatura in pelle con fregi impressi a secco e in oro. Volume di facsimile e commentaio contenuti in custodia foderata in raso. Centificato Garanzia. Esemplare perfetto. Coll.Ars illuminandi. Facsimile con sistema illustrativo è di eccezionale complessità: tutte le 222 pagine sono decorate con altrettante cornici di listelli in oro, argento e porpora, diversificate con motivi geometrici a meandro o foglie stilizzate che racchiudono sia le immagini, sia lo specchio di scrittura. Inoltre, sono presenti: 9 miniature a piena pagina; 16 miniature che occupano circa mezza pagina, 8 miniature minori di forma quadrata con busti dei profeti, 8 iniziali maggiori, delimitate da campitura purpurea e ornate con intrecci nastriformi e terminazioni fitomorfe, 1 iniziale istoriata, raffigurante l’autore inginocchiato davanti a Cristo, 18 iniziali semplici in oro, contornate in rosso, 10 iniziali semplici in oro, varie rubriche secondarie in oro dello stesso modulo e carattere del testo. Il restauro dell’opera, concomitante con l’edizione in facsimile, ha permesso di mantenerla sfascicolata e di poterla esporre integralmente a fogli sciolti sia in Biblioteca Palatina in occasione della presentazione ufficiale, sia nell’esposizione “Cluny et l’Europe” (29 giugno-settembre 2010) all’abbazia dei SS. Pietro e Paolo di Cluny (Borgogna) dove venne miniata sul finire dell’anno Mille.

EAN: 9788886251853
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EUR 4,750.00
-51%
EUR 2,300.00
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#253947 Facsimili
Edizione del libro xilografico colorato a mano risalente alla metà del XV secolo. Modena, Biblioteca Estense Universitaria, alfa.D.5.22. Commentario di Ernesto Milano. Modena, Il Bulino 1998, cm.22,5x29,5, facsimile di 48 tavole illustrate, commentario pp.94, rilegatur ain tutta pelle con incisioni a sbalzo, comentario rilegato in mezza pelle, il tutto custodito in un cofanetto a scatola rilegato in pelle. Edizione limitata e numerata in 999 esemplari, nostro 723.
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EUR 1,450.00
-55%
EUR 650.00
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#252364 Facsimili
Comprende: Inscrizioni antiche trovate, e raccolte tra le rovine delle quattro principali colonie romane della Transilvania dal conte Giuseppe Ariosti nobile bolognese ferrarese, e senese capitano d'infanteria nel reggimento Gaier. E parte di esse dal medesimo condotte in Vienna d'Austria per comando della sacra cesarea cattolica real maesta di Carlo 6. imperatore de romani l'anno 1723 Biblioteca Capitolare di Verona, ms. 267. A cura di Gian Paolo Marchi e József Pál. Biblioteca Capitolare di Verona 2010, 2 volumi in cofanetto. co.17x24, pp.413 [1] carta di tav. ripieg. : ill.; + 1 vol. di 125 carte (facsimile del manoscritto). legature editoriali copp.a col. Szegedi Tudományegyetem, Università degli studi di Verona. Edizione di 1000 esemplari. Il manoscritto che si conserva nella Capitolare di Verona, oggetto di questi studi, fu acquisito dalla biblioteca come donazione testamentaria di Scipione Maffei, come testimonia l'annotazione a penna dello stesso Maffei sul margine inferiore del frontespizio. Le epigrafi costituiscono un patrimonio emerso nel corso degli scavi eseguiti nel 1722 per la costruzione della fortezza di Carlsburg. Per interessamento di Apostolo Zeno e Scipione Maffei, i reperti vennero avviati a Vienna per essere destinati al progettato Museo Imperiale di Iscrizioni. Giuseppe Ariosti, colonnello dell'esercito imperiale, eseguì il rilievo grafico delle iscrizioni provenienti dagli scavi e allestì tre manoscritti con i disegni delle epigrafi, destinati ad alte personalità tra cui Maffei.

EAN: 9788896548066
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EUR 440.00
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#235757 Facsimili
Biblioteca Universitaria, Eichstätt, SJ II 2892-2894. San Sepolcro, Aboca 2006, Tre volumi in folio imperiale. cm.43,5x52, contenenti 367 tavole a colori, di misure e numero di pagine conformi all’originale. Copertine con decorazioni in rilievo sui piatti Legatura eseguita artigianalmente a mano, cucitura di tipo antico, colorazione dei tagli, cordonatura, nervatura ed etichettatura sul dorso Ogni volume è custodito in un cofanetto in tela nera con impressioni in oro. Tiratura di 1.450 esemplari. Opera con testo latino. Commentario di pp.286, con 408 illustrazioni, cm.28,5x38. Commentario in Italiano, Tedesco, Inglese. Il facsimile dell’erbario Hortus Eystettensis è la riproduzione fedele dell’esemplare realizzato dal botanico farmacista Basilius Besler nel 1613 e conservato a Eichstätt, in Germania. È un erbario figurato, in tre volumi di straordinaria bellezza, composto di 367 tavole in folio imperiale con 1.084 disegni a colori di piante fiorite di provenienza europea ed esotica. L’Hortus Eystettensis è da considerarsi il più bel florilegio del Seicento: segna il definitivo passaggio dalla tecnica xilografica a quella calcografica e apporta un rilevante contributo alla storia della botanica medicinale. Le piante, per la prima volta al centro dell’attenzione, sono presentate seguendo la fioritura stagionale e ogni giorno dell’anno il lettore ha a disposizione un fiore diverso da ammirare. Le descrizioni delle piante, in lingua latina, mostrano una stupefacente anticipazione del sistema di nomenclatura binomiale. Il Commentarium, parte integrante che accompagna il florilegio, presenta i contributi di studiosi esperti in botanica, farmacologia vegetale e iconografia.

EAN: 9788895642567
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EUR 9,600.00
-61%
EUR 3,700.00
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#235749 Facsimili
Pierpont Morgan Library, New York, M.1044. Luzern, Faksimile Verlag 2005, cm.33x42, pp.256, 87 grandi scene dipinte, 126 grandi capilettera miniati in oro. Rilegatura come dall'originale, in tutta seta con gigli di Francia in oro. Edizione limitata in 980 esemplari. Commentario in Francese e tedesco di Yves Christe.; D’Escayrac-Lauture, A.; William Voelkle; Francois Avril. Con Commentario. This work not only represents the most famous record of medieval hunting, but also is an impressive documentation of natural history. The work was made around 1387 and is one of the finest manuscripts ever made in the Middle Ages. Shining gold and glowing colours testify to the high quality of work being produced in the Bedford Masters workshop. The most celebrated hunting book of medieval times: Gaston III, count of Foix and Béarn in the south of France, wrote his “Livre de chasse”, or Master of Game, in the years 1387–1389. This work not only represents the most famous record of medieval hunting, but may also be considered as one of the most interesting testimonies to the cultural history of its time. Gaston de Foix, because of his bright blond hair also called “Phoebus” after the Greek sun god, describes in his four-part hunting book not only the then common forms of hunting, but also presents an impressive natural history, which – long before the times of the empiric sciences – was based on the extensive observation of different species and used as a text book well into the 19th century. The Facsimile:Gaston Phoebus - The Master of Game is published as a faithful Fine Art Facsimile limited edition in the format of 38.5 x 28.6 cm. The fact that this edition is strictly limited to only 980 hand-numbered copies makes the Master of Game an exclusive masterpiece of book art world-wide and an item with rarity value. 87 vivid miniatures, richly ornate with gold leaf and brush gold, 126 imaginative large initials, as well as abundant scrollwork made of shining golden, red and blue foliage make the 128 folios a perfect background for the whole splendour of French bibliophile collection in the Gothic period. Written in a wonderful, if not perfect textura script, the French text has remained clearly legible to this day. In their commentary, Yves Christe (Geneva), Antoine d'Escayrac-Lauture (Kasteel Westerlo), William Voelkle (New York) and Francois Avril (Paris) present a comprehensive historic and art-historic analysis of the work. Thanks to the complete transcription and translation of the French text, today's readers may also immerse themselves in the aristocratic culture of the Middle Ages. Both the facsimile and the commentary volumes are presented in a protective case of acrylic glass. Binding: The binding of the Fine Art Facsimile edition is modelled on a blue silk binding from the library of King Louis XII. The fine silk was especially woven for this purpose and embroidered with golden lilies, the emblem of the French royal dynasty. Last but not least, the noble impression of the volume is perfected by the use of fine parchment with which the bookbinder covers the spine.

EAN: 9783856721008
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EUR 7,500.00
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EUR 2,500.00
3 copie
#235042 Facsimili
Edizione Facsimile del manoscritto miniato su pergamena ms. 1853 Autorizzata dalla Biblioteca Civica di Verona. A cura di R. Bini. Modena, Il Bulino Edizioni d'Arte 2007, 1 vol.Fac-simile+1commentario+1cartella -- -- legatura in tutta pelle Tiratura limitata di 600 esemplari. l manoscritto 1853 della Biblioteca Civica di Verona è un codice miniato su pergamena risalente alla seconda metà del XIII secolo. Misura mediamente 17 × 24 cm ed è composto da 42 carte, corrispondenti a 84 pagine. Le prime due carte, in scrittura gotica semicorsiva, contengono la Preghiera alla Vergine, una delle più antiche laudi in volgare veronese. Il resto del codice, interamente illustrato, tramanda i testi, in scrittura gotica rotunda, delle due leggende di San Giorgio di Cappadocia (cc. 3r-26r) e di Santa Margherita d’Antiochia (cc. 27r-37v); in chiusura due miniature a piena pagina: Cristo in maestà con i quattro evangelisti e San Cristoforo. Uno straordinario racconto per immagini. L’importanza artistica del manoscritto è dovuta all’eccezionale ciclo delle 78 miniature che illustrano le leggende di San Giorgio e di Santa Margherita. Ne risulta uno straordinario racconto per immagini, la cui peculiarità strutturale è il costante rapporto tra testo e immagine. Se ciò conferma una delle tipicità della miniatura medievale – specie nei manoscritti di carattere religioso e liturgico in funzione anche di una comprensione “in diretta” del messaggio divino – l’apparato miniatorio del codice, peraltro ottimamente conservato, si eleva per l’inusuale e incomparabile ampiezza e per i nessi stilistici con gli affreschi veronesi dello stesso periodo e per la palpabile influenza della pittura bolognese. Leggenda di San Giorgio. Ben cinquantacinque miniature accompagnano la leggenda del tribuno Giorgio di Cappadocia, dal momento in cui dichiara all’imperatore Daciano la propria fede cristiana a quando, dopo sette anni di tormenti, viene decapitato. L’immagine che chiude la leggenda è quella più nota: san Giorgio a cavallo trafigge con una lancia il drago, tenuto al guinzaglio dalla principessa. Più tardi, intorno al 1435, sarà Pisanello a riprendere il tema per l’affresco nella chiesa veronese di Sant’A­nastasia. Leggenda di Santa Margherita. Ventun miniature decorano la leggenda di santa Margherita, pastorella di Antiochia, di cui s’invaghisce il pre­fetto Olibrio. Il rifiuto della fanciulla è considerato atto di ribellione verso il potere imperiale romano e dunque essa è barbaramente tor­turata e man­data a mor­te. La storia della santa ha costituito uno dei sogget­ti prediletti dell’arte cristia­na, sia a O­­rien­te (affreschi del X secolo nelle chiese di Goreme, in Cap­pa­docia) che in Oc­cidente (celebre il dipinto di Tiziano del 1550).

EAN: 9788886251662
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#234946 Facsimili
L’edizione in facsimile del Liber Physiognomiae è stata realizzata in concomitanza con il restauro e con la dotazione della nuova copertina in pelle. L’opera è stampata su carta «Accademia» Fabriano, che richiama il supporto dell’originale. I due fogli membranacei sono riproposti su carta pergamenata. La cucitura e la legatura in pelle di vitello con impressioni a secco sono opera di provetti artigiani. Il commentario, di 64 pagine rilegate in brossura, contiene l’integrale trascrizione del testo latino e relativa traduzione, a cura di Paola Di Pietro Lombardi, un saggio storico-codicologico della stessa autrice, lo studio artistico di Leandro Ventura e quello storico di Daniele Bini. Codice, commentario e certificato di garanzia numerato sono custoditi in cofanetto. Modena, Il Bulino Edizioni d'Arte 2000, cm.22x29, pp.70, Tiratura unica in 999 esemplari numerati. 1440 ca., composto di II + 35 + II carte = 70 pagine, numerate a stampiglia rossa da I a LXX, due carte con astrolabi piani e «volvelle» per la ricerca dell’oroscopo e due pergamene; formato 22x29 cm, legatura in pelle, testo latino in gotico rotondo. Il Liber Physiognomiae è una miscellanea di trattati medico-astrologici medievali, rivisitati in età umanistica. Autore dei testi, miniatore e committente rimangono ancora ignoti. Alle descrizioni sui giorni e sulle stagioni seguono i dodici segni dello zodiaco, raffigurati uno per pagina assieme al testo degli oroscopi, che delineano il carattere e gli eventi positivi e negativi dell’uomo e della donna in relazione al periodo di nascita; i disegni acquarellati del fondo pagina rappresentano gli influssi dei pianeti sul genere umano. Le parti centrale e finale del codice comprendono tavole genealogiche, interpretazioni astrologiche del sogno biblico del profeta Daniele e i suggerimenti medici di Pietro d’Abano, le cui lezioni nel primo Trecento all’Università di Padova si rivelano come le fonti dirette o ispiratrici del Liber. Le dodici tavole con i disegni acquarellati sono opera di un miniatore di area pisanelliana. Prevale l’attribuzione a un artista patavino (anche per i diretti riferimenti agli affreschi del Guariento agli Eremitani), tuttavia recenti ipotesi, non comprovate ma suggestive e forse verosimili, propongono una possibile comittenza per il marchese Leonello d’Este.

EAN: 9788886251396
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EUR 1,450.00
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EUR 490.00
2 copie
#234943 Facsimili
Manoscritto Ms. Regg. a 41/2, conservato presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, il volume accoglie gli studi dedicati da Piero della Francesca alle regole della prospettiva, con una serie di note e di stupefacenti disegni autografi dell'artista. Il commentario contiene un'analisi critica sulle innovative teorie introdotte nel De prospectiva pingendi, osservandone l’applicazione nei dipinti di Piero e analizzando dal punto di vista geometrico i disegni contenuti nel manoscritto emiliano. Il De prospectiva pingendi è accolto in una maestosa legatura di tipo monastico, in mezza pelle di montone su assi di faggio stagionato chiuse da fermagli di ottone. A legare le pagine provvede una cucitura realizzata a mano a punto pieno con filo di cotone su nervi doppi in pelle allumata, mentre i capitelli, anch'essi prodotti manualmente, sono in filo di cotone su anima in canapa e pelle. Presentazioni di Valentino Mercati, Maurizio Festanti. Contributi di Massimo Mussini, Luigi Grasselli. San Sepolcro, Aboca Museum 2008, 2 volumi in cofanetto. cm.23x31, Facsimile di 110 carte e commentario di pp.225 con alcune figg.a col.nt. Tiratura limitata a 999 esemplari numerati. Facsimile da collezione. Commentario in lingua italiano e inglese.

EAN: 9788895642598
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EUR 1,850.00
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EUR 890.00
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#234916 Facsimili
Edizione facsimilare con Commentario italiano, con asbract in inglese e tedesco di Milano, Ernesto; Cvetnic, Sanja; Fidalgo, Manuela; Di Pietro Lombardi, Paola; Malacarne, Giancarlo. Lisbon, Museu Fundação Calouste Gulbenkian, L.A. 149. Zagreb Strossmayerova Galerija, nn. 339-352. Modena, Il Bulino Edizioni d'arte 2002, cm.17x26, Coll.Ars Illuminandi. L’edizione in facsimile , unica e irripetibile in 999 esemplari numerati. l codice, "l’ultima creazione veramente straordinaria della miniatura ferrarese", fu commissionato dal duca Alfonso I al miniatore Matteo da Milano. Appartenuto alla Biblioteca modenese fino al 1859, fu asportato dagli Estensi (assieme alla Bibbia di Borso e al Breviario di Ercole, con i quali costituiva una trilogia di capolavori miniati di assoluta eccellenza) e conservato come patrimonio della casa d’Austria-d’Este nell’esilio di Vienna; il corpo del manoscritto, privato delle 14 miniature di Zagabria, fu acquistato sul mercato antiquario dal collezionista armeno Gulbenkian per la sua Fondazione, ora a Lisbona.

EAN: 9788886251501
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EUR 3,900.00
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#223532 Facsimili
Edizione in facsimile delle Ore Capponi-Ridolfi, Biblioteca Riccardiana Codice 483, Firenze. Commentario a cura di Giovanna Lazzi. Firenze, Vallecchi 2007, cm.6x8, pp.464, legatura in velluto di seta rosso , volume con commentario contenuti in un cofanetto con impressioni in argento. Edizione limitata in 483 copie. Nostro esemplare n.199. Facsimile edition produced using a special parchment paper, on which hot-tooled gold has been applied, using the reverse procedure compared to typographical printing, so as to give the page all of the worn and vibrant naturalness of the backgrounds and the very subtle design of the highlight. The volume is lined in velvet like the original, while the cut of the pages has gilt embossing, in total philological respect of the work; it is contained in an elegant book-shaped case with hot-tooled silver. Entirely bound and sewn by hand, also due to the total absence of tools capable of offering help in working such small pages.

EAN: 9788884271785
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EUR 1,100.00
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#218217 Facsimili
Manoscritto Ms. Regg. a 41/2, conservato presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, il volume accoglie gli studi dedicati da Piero della Francesca alle regole della prospettiva, con una serie di note e di stupefacenti disegni autografi dell'artista. Il commentario contiene un'analisi critica sulle innovative teorie introdotte nel De prospectiva pingendi, osservandone l’applicazione nei dipinti di Piero e analizzando dal punto di vista geometrico i disegni contenuti nel manoscritto emiliano. Presentazioni di Valentino Mercati, Maurizio Festanti. Contributi di Massimo Mussini, Luigi Grasselli. San Sepolcro, Aboca Museum 2008, 2 volumi in cofanetto, cm.23x31, Facsimile di 110 carte e commentario di pp.225 con alcu ne figure a colori nel testo, legature editoriali in tutta tela, titoli in oro ai piatti e ai dorsi. Commentario in lingua italiano e inglese.

EAN: 9788895642307
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#217958 Facsimili
Saggi a cura di Elena Gurrieri. Edizione critica a cura di Kathleen Olive e Nerida Newbigin. Firenze, Olschki 2015, 2 volumi. Tomo I: 568 pp.; Tomo II: X-310 pp. con 200 ill. n.t. in cofanetto. Oggetto del Codice è il viaggio esistenziale che l’orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici decide di compiere nel 1441. Il percorso da Firenze a Gerusalemme e di nuovo a Firenze circoscrive uno straordinario intreccio di testo e immagini. Infatti, Elena Gurrieri, responsabile della Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze, ove il Codice è conservato, lo definisce una «splendida miniera di notizie e immagini». Vediamo muoversi in sincronia un album di rappresentazioni visive della Firenze quattrocentesca – vera città delle meraviglie – e la ricchissima scrittura del Rustici, il quale ritorna sulle sue pagine, riscrive, fa interferire il suo testo con letture svolte altrove fino alla sua morte. Il Codice Rustici appare dunque anche come libro di libri. Da Firenze a Firenze, per la via di Gerusalemme. La grandiosa circolarità del tempo si riflette nello spazio. L’itinerario è verso Dio e verso quel luogo che per Marco di Bartolomeo Rustici è una vera e propria città di Dio: Firenze. Il primo tomo, contenente il facsimile, è costituito da 568 pagine stampate a colori, ove sono riprodotte le figure che si susseguono lungo i margini con andamento in prevalenza verticale, con la libertà spaziale tipica dei soggetti raffigurati in un ‘taccuino’ di appunti d’artista. Per esaltare la qualità dell’opera e per restituire la massima fedeltà delle cromie e la nitidezza dei dettagli sono stati utilizzati carta e inchiostri speciali. Secondo tomo: Cristina Acidini, Un pio racconto per immagini nei primi trenta fogli del Codice Rustici ; Franco Cardini, Da Firenze a Firenze, via Gerusalemme ; Francesco Gurrieri, La città al tempo del Rustici. I confini della urbs perfecta e i cantieri brunelleschiani ; Francesco Salvestrini, La Chiesa e la città a Firenze nella prima metà del Quattrocento ; Timothy Verdon, L'immagine della Chiesa nel Codice Rustici ; Kathleen Olive, Alla ricerca di Marco di Bartolomeo Rustici ; Nerida Newbigin, Mappare il mondo - l'itinerario intellettuale di Marco di Bartolomeo Rustici ; Simone Martini, Il restauro del Codice Rustici ; Alice Cavinato, Scheda codicologica, Firenze, Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore ; Kathleen Olive - Nerida Newbigin, Scheda codicologica, Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale ; Cristina Acidini - Elena Gurrieri, Didascalie alle immagini del Codice Rustici ; Kathleen Olive - Nerida Newbigin, Trascrizione, edizione e annotazioni ; Fonti edite e inedite per l'edizione critica del Codice Rustici.

EAN: 9788822263704
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#217677 Facsimili
L'erbario che ha rivoluzionato lo studio delle scienze botaniche. Il più completo e innovativo erbario della scuola tedesca, una splendida raccolta di tavole botaniche. Impresso a Basilea nel 1542, un anno prima del De revolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico e del De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio, il De historia stirpium èil volume che ha fondato la botanica moderna. La descrizione delle 343 piante è condotta con nuovi criteri, che specificano nomenclature, aspetto morfologico e, soprattutto, virtù curative delle singole specie, ed è accompagnata da un notevole corredo iconografico. Le 517 incisioni su legno segnano un importante passo in avanti nella fitografia e sono il frutto della stretta collaborazione tra gli artisti e l'autore, che, per compensarli, volle includere nell'opera i loro ritratti. La riproduzione, ricavata da un superbo esemplare acquerellato della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum, è completata da un fascicolo che approfondisce la biografia dell'autore e gli aspetti tecnico-artistici della stampa e della colorazione. L'esemplare del De historia stirpium utilizzato per la realizzazione del facsimile appartiene alla prima edizione, che venne stampata nel 1542 presso l'Officina Isingriniana di Basilea, in Svizzera. La colorazione all'acquerello dei disegni delle piante è contemporanea e ben conservata. Il colore è corposo nelle figure e nelle grandi foglie, mentre è diluito, acquoso, talvolta impreciso ma sempre evidente, nel piccolo fogliame e nelle radici in genere. Il testo è corredato di 517 tavole silografiche di buona fattura, con incisione semplice e ben marcata. Presentazione e contributi di Duilio Contin e Alessandro Menghini. Aboca Museum 2003, cm.23x35, pp.928, 517 illustrazioni a colori. Il volume è rilegato con una preziosa copertina in cartone e fasciato in similpelle. Esemplare allo stato di nuovo. Mint Copy.

EAN: 9788895642178
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#217671 Facsimili
L’edizione facsimilare è corredata, dal quaderno di restauro e di commentario "Liber cauteri, bilingue italiano-inglese" che ne trascrive il testo traducendolo in italiano e inglese, riproducendo le immagini, e illustra la storia medicale e letteraria anche della biblioteca nella quale è conservato. Biblioteca medica "Vincenzo Pinali" di Padova. (Ms. Fanzago 2, I, 5, 28). Dettagli del Facsimile:Manoscritto membranaceo, 23,4x 32,3 mm ff.31. Facsimile del Libro A cura di Giorgio Zanchin. Ars Illuminandi - Edizioni Nova Charta 2012, Il facsimile è contenutoin un cofano a scatola con titoli in oro di cm.33,5x40,5, Coll.Scrigno di Ulisse. Tiratura limitata e certificata in soli 199 esemplari. Esemplare in perfetto stato. Mint copy. Il volume, di realizzazione padovana, attribuibile a Bartolomeo Squarcialupi, dottore artium et medicinae e docente di Logica presso l’Università di Padova nel 1396, tratta dell’impiego e dei benefici del cauterio nella cura delle malattie. Sono 28 fogli membranacei che all’apertura figurata dall’Homo zodiaci et homo venarum e al testo di 3 carte – manoscritto con capilettera calligrafati in rosso e blu e chiose in inchiostri rosso e blu che segnano le maiuscole – fanno seguire 16 disegni di nudi (15 maschili e 1 femminile) commentati, nei quali sono illustrati i punti di intervento e gli strumenti per l’applicazione.

EAN: 9788895047324
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