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L'inizio della primavera.

Autore:
Curatore: Traduz.di Masolino D'Amico.
Editore: Sellerio Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.La Memoria,447.
Dettagli: cm.12x17, pp.244, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,447.

Abstract: Mosca, 1913: un inglese è abbandonato dalla moglie. La fuga inspiegabile lentamente impone la sua latente allegoria. Una delle più sorprendenti scrittrici del momento.Delle moltissime recensioni che hanno accompagnato l'edizione originale del 1988 di questo romanzo di Penelope Fitzgerald, una, particolarmente aderente e acuta della scrittrice Helen Byatt, rileva come la storia sembri emergere da una combinazione «di estraneo e familiare». L'estraneità, alla Fitzgerald come al lettore, è verosimilmente il luogo e il tempo dove si svolge la vicenda: Mosca 1913, prima della rivoluzione. La familiarità sta invece nella vicenda stessa: il caso di un uomo, un agiato commerciante inglese, immigrato nella capitale russa, che viene abbandonato dalla moglie insieme ai suoi tre bambini, e si ingegna a vivere da solo, adattandosi lentamente all'incomprensione del nodo più intricato e intimo della sua esistenza: la fuga, appunto, inspiegata e inspiegabile. Eppure, inoltrandosi nel testo, la forza evocativa della scrittura, e forse la persuasione di una latente allegoria, producono un'inversione, un gioco di scambi tra ciò che è familiare e ciò che è estraneo. Familiare diventa Mosca, con la sua piccola vita brulicante e quotidiana (non meno familiare di quanto appaia nella grande letteratura russa). Estranea, misteriosa diventa la vita rappresentata: una commedia umana, con tutto ciò che di curioso e inatteso e affascinante vi è nei legami tra persone. E forse prende forma il senso dell'allegoria: l'inconsequenzialità della vita.

EAN: 9788838915444
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Traduz.di Masolino d'Amico. Palermo, Sellerio Ed. 1993, cm.12x16,8, pp.222, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Memoria,472. Una storia d'amore ambientata in un college immaginario di Cambridge agli inizi del secolo scorso. Più che l'amore tra Fred e Daisy, il romanzo raffigura lo stringersi del destino amoroso intorno ai due personaggi. Un destino che quasi visivamente scende in una spirale sempre più chiusa e coinvolge luoghi e personaggi numerosi e lontani, tanto da far pensare che sia esso, il destino, il vero protagonista.

EAN: 9788838915666
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A cura di Masolino d'Amico. Palermo, Sellerio Ed. 2002, cm.12x17, pp.284, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,543. In un grande museo londinese, che sembra una copia sarcastica delle nostre società di massa, metà istituzione popolare - nelle sale aperte al pubblico - metà reame di eccentrici manager autocrati - che conosciamo uno per uno, nei tic nelle monomanie nelle frustrazioni e nelle gelosie, più che se si presentassero di persona - arriva dalla Garamanzia il Fanciullo d'oro: sarcofago millenario di un re morto bambino, avvolto in un'aurea pellicola, assieme ai suoi preziosi giocattoli. Sir William, decrepito despota delle stanze superiori, che tiene in pugno i capi del museo con la promessa del lascito del proprio immenso patrimonio, lo portò alla luce durante una spedizione archeologica più di un cinquantennio prima, e ora è offerto in mostra a file infinite di scolaresche. E mentre ai piani inferiori che ospitano la mostra fa da coro plebeo la massa inesorabile e odiata dei visitatori che si sacrificano al rito del loro turno, ai piani segreti superiori, e tra la biblioteca e i magazzini, si svolge un complesso intrigo. Più morti, un suicidio, un falso clamoroso, traffici clandestini di beni museali, affari di spionaggio internazionale, sono gli eventi di un intreccio mistery con cui Penelope Fitzgerald costruisce una commedia «gialla» di ironia graffiante e gusto dell'assurdo. Paragonata alla prosa di Jane Austen, non solo per l'eleganza del tocco. Ma forse soprattutto perché costruita dal particolare all'insieme generale, quasi che il plot non fosse altro che il pretesto per una serie di indimenticabili quadri umoristici, vividi personaggi e dialoghi da gran teatro.

EAN: 9788838917202
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A cura di Masolino D'Amico. Palermo, Sellerio Ed. 1998, cm.12x16,5, pp.242, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,419. Il romanzo racconta la vita di Friedrich von Hardenberg (1772-1801), prima che fosse conosciuto sotto il nome di Novalis. Il materiale è ricavato da lettere da lui inviate e ricevute, da diari, documenti ufficiali e privati, pubblicati in cinque volumi fra il 1960 e il 1988.

EAN: 9788838914591
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A cura di Daniela Palazzoli. Milano, Electa 1979, cm.22x29, pp.100, num.ill.seppia a p.pag. legatura ed.soprac. Coll.Visibilia/ Fotografia. Sopracoperta con ampia menda. Il conte Giuseppe Primoli discende per parte di madre da Luciano Bonaparte, fratello di Napleone. Luciano viene considerato il capostipite del ramo romano dei Bonaparte in quanto aveva fissato la sua residenza nello Stato Pontificio fin dal 1805, quando a causa di dissidi con Napoleone fu costretto ad abbandonare Parigi e la vita pubblica.Giuseppe Primoli, nasce a Roma nel 1851 dal matrimonio di Pietro Primoli con Carlotta Bonaparte. La discendenza di Carlotta dai Bonaparte era duplice: infatti suo padre Carlo Luciano, principe di Canino, era figlio di Luciano, mentre sua madre, Zenaide Bonaparte, era figlia di Giuseppe Re di Napoli e poi di Spagna.Colto, appassionato bibliofilo, abile fotografo, Giuseppe Primoli visse tra Roma e Parigi ed ebbe intensi rapporti con gli ambienti letterari ed artistici delle due citté. Visse a Parigi fra il 1853 e il 1870; si diplomé in diritto e la sua formazione culturale si completé nei salotti intellettuali delle zie Matilde Bonaparte e Giulia di Roccagiovine. Determinante fu senza dubbio il rapporto con Thé ophile Gautier, intimo della principessa Matilde, che per primo guidé il giovane conte Primoli sulla via delle arti. Nel vivace e stimolante ambiente parigino egli assorbé il gusto e il piacere per una vita intessuta di relazioni mondano-letterarie e gli anni dell'esperienza francese, interrotta bruscamente alla caduta del secondo Impero nel 1870, assunsero nella sua memoria un valore quasi mitico. Ritornato a Roma nel 1870, Giuseppe Primoli approfondé la conoscenza della cultura italiana del tempo: frequenté scrittori e giornalisti come Boito, Giacosa, la Serao, D'Annunzio e le redazioni di giornali come il Fracassa, il Fanfulla della Domenica o Cronaca Bizantina, che rappresentavano in quel momento il crogiolo pié vivace della nuova generazione di intellettuali italiani.
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#17528 Storia Antica
Traduzione di Rita e Mario Torelli. Milano, Il Saggiatore 1967, 2 tomi, cm.15,5x21, pp.1226, brossure. Bibliteca Storica dell'Antichità. Università di Cambridge,XI parte I e II.
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Note: tracce d'uso.
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Roma, Carocci Ed. 2000, cm.15x22, pp.241, brossura Coll.Ricerche,77.

EAN: 9788843015498
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Disponibile
#133383 Biografie
Paris, Dentu Ed. 1892, cm.12x18,5, pp.312, rilegatura editoriale tassello con titoli in oro al dorso. Coll.Les Femmes des Versailles. Testo in francese.
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