La Valle dei Re.

A cura del Museo Egizio di Torino. Saggi di Tiziana Baldacci, Alessandro Bongioanni, Elvira D'Amicone e altri. Venezia, Electa per Istituto Bancario San Paolo di Torino 1987, cm.26x29, pp.262, 350 tra figg.e tavv.bn.e a col.nt. legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col.in custodia piatti figg.a col. Coll.Civiltà degli Egizi.

Milano, Skira- Edizioni Bancarie Sanpaolo IMI 2001, cm.24x31, pp.255, numerose ill.a col.nt., legatura ed.cartonata, sovraccop.fig.a col., custodia con piatti figg.a col. [copia allo stato di nuovo].

Traduz.di G.Guidi. Milano, Club degli Editori su licenza Gherardo Casini Ed. 1975, cm.16,5x23,5, pp.321, 8 tavv.bn.ft. legatura ed. sopraccop.fig. Coll.Fatti e Figure,54.

Mit 8000 Stichwörtern, 650 Abbildungen im Text und 64 Tafeln, davon 32 in Farbe. Herausgegeben und bearbeitet von Heiner Knell und Hans-Günther Sperlich. Berlin - Darmstadt - Wien, Deutsche Buch-Gemeinschaft 1967, cm. 14x21, pp.736, testo su 2 colonne, legatura ed. in tutta tela verde, titolo in oro al piatto ant. e al dorso.

Firenze, Polistampa 2016, cm.16x24, pp.196, brossura copertina figurata a colori. A tre secoli dai bandi di Cosimo III de' Medicia cura di Zeffiro CiuffolettiIl volume non vuole solo celebrare un evento come i Bandi con cui 300 anni fa Cosimo III dei Medici tentò, con un'anticipazione delle moderne DOC, di definire le aree geografiche di produzione dei migliori vini toscani adatti all'esportazione, ma vuole invece confrontarsi con una dimensione più vasta, mediterranea e atlantica, della produzione e del mercato del vino. In realtà proprio la storia ci può far capire che le origini dell'attuale dimensione globale del mercato del vino risalgono ad almeno tre-quattro secoli fa, quando le potenze coloniali europee allargarono i confini del consumo e si delinearono, proprio allora, le diverse qualità e i caratteri del vino, o meglio dei diversi vini, compresi i vini da pasto che poi si sono affermati nel mercato mondiale. Allora divenne fondamentale trovare soluzioni tecniche e produttive per garantire la qualità dei vini che si esportavano e nello stesso tempo evitare le alterazioni e le sofisticazioni.

Torino, Einaudi Ed. 2009, cm.14x22, pp.261, brossura con bandelle, cop.fig. Coll.Passaggi.. Il 1° settembre 2007 un gruppo di imprenditori siciliani si riunisce a Caltanissetta su invito di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. Da Palermo a Catania, la mafia ha colpito negozi e cantieri, tutte spie inequivocabili del racket. Cosa Nostra stringe la morsa al punto da innescare una reazione inaspettata e inimmaginabile: gli imprenditori dicono basta. Decidono di fare pulizia e di prendere una posizione netta. Stabiliscono soprattutto di denunciare la mafia, i mafiosi, le richieste di pizzo. Non è una dichiarazione di principio, ma una nuova regola, valida per chi vuole fare impresa in Sicilia. Chi l'accetta resta nel sistema confindustriale, altrimenti ne è fuori. Da cosa nasce questa ribellione? È solo il frutto della generale esasperazione oppure l'economia siciliana ha avviato un processo di sviluppo che rende intollerabile l'imposizione del pizzo? La risposta è nella storia dei protagonisti di questo cambiamento. Non eroi, ma interpreti di un atto di ribellione e di riscatto. Nel loro racconto c'è il segnale di una trasformazione, personale e collettiva: di un processo di liberazione dal ricatto mafioso. In Sicilia come altrove.