Fuori dal guscio. 50 ricette con la frutta secca.

Firenze, Vallecchi Ed. 2008, cm.12x16, pp.63, legatura cartonata ad anelli, cop.fig.a col. Coll.I quaderni del mangiar sano. Vorrebbe essere un fiore, il cappero, ma il suo gusto appetitoso lo trasforma spesso in stuzzicante aperitivo e qualche volta in colorata guarnizione per piatti di portata. Di rado però questa verde gemma, che i raccoglitori spiccano dalla pianta piccolissima, è impiegata in cucina come ingrediente fondamentale, e un ricettario che gli sia interamente dedicato può sembrare un po' fuori misura. Sbagliato: coi capperi si possono preparare infatti non solo gustosissime salse e basilari condimenti, ma anche primi e secondi piatti in quantità, sia per gli amanti di carne e pesce, sia per chi preferisce uova o verdure.

Firenze, Sarnus 2020, cm.17x24, pp.152, brossura copertina figurata a colori. Finalmente un manuale di cucina Toscana che torna alle origini. Alle origini non solo delle ricette, recuperate nelle versioni più attendibili e fedeli alla tradizione, di facile esecuzione ed esito sicuro, ma soprattutto alle origini di un modo di presentarle sorridente, affabile e coinvolgente, sulle orme di celebri predecessori quali Leo codacci, Zenone ben in i e su tutti pellegrino Artusi, pur senza la pretesa di poter eguagliare maestri così illustri. I piatti sono commentati e ampiamente corredato di notizie sui prodotti agroalimentari tipici toscani, per comunicare la gioia di cucinare e mangiare, facendo tutto il possibile per evitare la pedanteria di molti, troppi ricettari, toscani e non. Una lettura che non annoia, un manuale pensato per agevolare la riuscita di ogni piatto, una raccolta che arricchisce la cultura di chi la usa. Il secondo volume contiene le pietanze di terra, le pietanze di mare e i dolci.

Firenze, Sarnus 2021, cm.17x24, pp.152, brossura copertina figurata a colori. Finalmente un manuale di cucina Toscana che torna alle origini. Alle origini non solo delle ricette, recuperate nelle versioni più attendibili e fedeli alla tradizione, di facile esecuzione ed esito sicuro, ma soprattutto alle origini di un modo di presentarle sorridente, affabile e coinvolgente, sulle orme di celebri predecessori quali Leo codacci, Zenone ben in i e su tutti pellegrino Artusi, pur senza la pretesa di poter eguagliare maestri così illustri. I piatti sono commentati e ampiamente corredato di notizie sui prodotti agroalimentari tipici toscani, per comunicare la gioia di cucinare e mangiare, facendo tutto il possibile per evitare la pedanteria di molti, troppi ricettari, toscani e non. Una lettura che non annoia, un manuale pensato per agevolare la riuscita di ogni piatto, una raccolta che arricchisce la cultura di chi la usa. Il secondo volume contiene le pietanze di terra, le pietanze di mare e i dolci.

Milano, Mondadori 2005, Primi 6 volumi editi. cm.21x26, pp.405,410,410,410,410,410, ill.bn. legature editoriali cartonate, copertine figurate.

A cura di Giuliano Catoni. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1970, cm.17x24, pp.XL-169, 1 tav.bn.ft. brossura Coll.Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Fonti e Sussidi,II.

Monographie Prix Carmignac 2021. Fondation Carmignac 2022, cm.28,5x24,5, pp.128 ill.a colori. legatura editoriale in tutta tela. Reliefs. Créé en 2009 par la Fondation Carmignac, le Prix Carmignac du photojournalisme a pour mission de soutenir, chaque année, la production d''un reportage photographique et journalistique d''investigation dans une région où « les libertés et droits fondamentaux sont menacés ». En 2020, le 11e Prix a été remis au photojournaliste canadien Finbarr O''Reilly pour son projet de reportage en République démocratique du Congo. Entamé en 2020 mais vite interrompu par l''irruption de la pandémie du coronavirus, le reportage a repris au premier semestre 2021. Le projet soutenu se propose d''explorer les défis humains, sociaux et écologiques que le Congo affronte aujourd''hui, en documentant les dures réalités et les immenses défis qui freinent l''essor d''un pays exploité depuis des générations. Grand comme quatre fois la France, la RDC est un pays-continent irrigué par le fleuve Congo. Il concentre d''immenses richesses naturelles et minérales : plus grande forêt pluviale après l''Amazonie, premier producteur de cobalt et de coltan (métaux stratégiques de nos équipements électroniques), deuxième producteur de diamants. Mais le pays, déchiré par des conflits intercommunautaires et politiques récurrents, accumule misères, épidémies et affrontements sanglants. La République démocratique du Congo présente l''un des indices de développement humain (IDH) les plus faibles au monde. Son alphabétisation est en hausse mais sa santé publique à l''abandon, et les violences faites aux femmes et aux enfants y sont endémiques. Le pays possède les plus grandes ressources en eau douce d''Afrique mais a le plus faible taux d''accès à l''eau potable. C''est aussi le moins bien loti en matière d''infrastructures de transport de la planète et un des tristes champions de la déforestation et de l''accaparement des terres et des matières premières. Ce projet fait également entrevoir des raisons d''espérer pour les 90 millions d''habitants de la République démocratique du Congo, dont 60 % ont moins de 20 ans : initiatives dans l''éducation et la santé, actions de préservation de la faune, et luttes contre les trafics, la corruption et la mainmise de quelques individus et des multinationales sur les exploitations minières.

La Spezia, Fratelli Melita 1991, cm.16,5x24, pp.90, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Coll.Le Gemme,17.

A cura di Angelo Pellegrino. Torino, Einaudi 2011, cm.14x21, pp.130, brossura copertina figurata. Coll. Super ET. Questi racconti postumi rappresentano una serie di deliri di persone comuni, i loro flussi di pensiero, le loro rappresentazioni mentali. Persone normali, ma non casi normali, personaggi disegnati con drammatica crudeltà in una ricerca della realtà, qui spesso pervasa dall'umorismo nero siciliano. Con Goliarda Sapienza l'inconscio, questo fantasma del Novecento, diventa personaggio in tanti personaggi, i quali non sono più le nevrosi della ragione pirandelliana, ma figure fatte di corpo e sangue.