CART go to cart
Books
Total
FREE SHIPPING COSTS
FOR ORDERS OVER
35 € TO ITALY
70 € TO EUROPElimits and conditions

Il segreto della lancia. Chi controlla i destini del mondo?

Author:
Curator: Traduz.di Giovanna Caputo.
Publisher: L'Età dell'Acquario.
Date of publ.:
Series: Coll.Uomini, Storia e Misteri.
Details: cm.14x21, pp.198, brossura cop.fig.a col. Coll.Uomini, Storia e Misteri.

Abstract: I Vangeli raccontano che un soldato romano - Longino, secondo la tradizione conficcò la punta della sua lancia nel costato di Cristo in croce per accertarsi, che fosse morto. Da allora quella lancia è divenuta una delle più sacre reliquie di ogni tempo. E anche una delle più ambite: possederla, infatti, significava essere arbitri dei destini dell'umanità. L'aveva con sé Costantino quando iniziò la costruzione della nuova Roma. Carlo Magno la brandiva in battaglia e la teneva al suo fianco quando dormiva. Napoleone la pretese come bottino di guerra dopo Austerlitz. Hitler la vide per la prima volta nel 1912. Il futuro cancelliere del Reich era ancora un giovane sfaccendato e la lancia era custodita in una preziosa teca dell'Hofburg, la residenza della famiglia imperiale austriaca. Molti anni dopo, il 14 marzo 1938 (vigilia di san Longino), a distanza di appena due giorni dall'annuncio dell'Anschluss, egli ordinò che venisse trasferita in Germania. Dopo la sua morte, gli americani la riportarono a Vienna, ma subito si diffuse un sospetto: si trattava dell'originale o di un abile falso fabbricato dai nazisti in fuga verso l'Antartide, dove la vera lancia sarebbe stata recuperata al momento opportuno per annun ciare la fondazione del Quarto Reich? Alec MacLlellan si muove tra storia e leggende, mito e tradizioni, religione e occultismo con l'obiettivo di dissipare la millenaria coltre di misteri che cela il segreto della "Lancia del Destino".

EAN: 9788871363059
EUR 16.50
-33%
EUR 11.00
Last copy
Add to Cart

Recently viewed...

Me.109, D.520, catturati, P.39, Spit V. Documentazione fotografica. Roma, Ediz.dell'Ateneo Bizzarri 1978, cm.17x24, pp.circa 50 con 48 figg.bn.nt. brossura cop.fig. Coll.Dimensione Cielo,2. Aerei Italiani nella 2° Guerra Mondiale.
EUR 8.00
Available
Roma, Palumbo Editore 1962, cm.14x21, pp.377, brossura con bandelle. Collana Storia della Critica,3.
Note: Ex-Libris all'antiporta.
EUR 24.00
Last copy
Traduzione di Donatella Taverna. Torino, Società Editrice Internazionale 1978, cm.16x23, pp.239,(1), 65 foto in bn. e a colori in tavole fuori testo , legatura editoriale cartonata, titoli al dorso, sopraccoperta figurata a colori. Coll. Strenne.
EUR 10.00
Last copy
Trieste, Edizioni Italo Svevo 1982, cm.25x34,5 pp.112, con foto in bianco e nero. Legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori. Trieste anni trenta e un sommario di cronaca cittadina, che ripropone in una sorta di «mostra retrospettiva» memorie d’epoca non ancor spente nelle generazioni del primo dopoguerra, se pur sbiadite dal tumultuoso trascorrere di mezzo secolo di avvenimenti, e ha per sottotitolo, «Momenti di vita triestina e cronaca delle trasformazioni edilizie», che per se stesso precisa i termini e fissa i limiti del lavoro. Cronaca di profondi mutamenti di crescita e di fisionomia d’una città che, spezzati i secolari legami con l’Austria degli Absburgo, viveva l’euforia del suo primo ricongiungimento alla Madrepatria, lungamente auspicato e tenacemente voluto dalle sue componenti etniche e culturali più cospicue. Trieste, superato il primo impatto con una realtà nuova, inconsueta, – diversa, forse, da quella romanticamente sognata – sembrava presa da una rinnovata smania di fare; da un’arcana interiore spinta di realizzare quanto era nei suoi sogni; quanto la guerra aveva interrotto; quanto i suoi amministratori s’erano riproposti decine e decine d’anni prima, dovendosi al?ne arrendere di fronte a insormontabili problemi politici, tecnici e finanziari. Trieste non solo ebbe la sua Università nel 1924, ma la si volle maestosa, completa, «punto di convergenza di tante genti diverse». Il porto fu ricostruito e potenziato; il grande silo granario, realizzato nel 1937, rese concorrenziale con gli scali nordici, il commercio dei grani. Da Trieste partì la prima linea aerea civile, mentre i cantieri di Monfalcone producevano la prestigiosa serie degli idrovolanti «Cant Z». Il grande acquedotto del Randaccio sciolse l’annoso nodo del problema idrico. Fu parimenti risolto il problema della fognatura. Con la creazione dei CRDA, nati dalla fusione di prestigiosi cantieri preesistenti, l’industria navale prese nuovo impulso, donando alla marineria italiana navi passeggeri da leggenda, come la «Saturnia», la «Victoria», il «conte di Savoia»; e a quella militare gli incrociatori «Trieste» e «Cadorna», le navi da battaglia «Vittorio Veneto» e «Roma». La città fu migliorata nelle sue strutture e nei suoi servizi. Sorsero nuovi quartieri popolari. Fu operato il risanamento della città vecchia, aperte nuove arterie cittadine, costruite scuole, sistemati musei, operati ricuperi del patrimonio archeologico.
EUR 17.00
Last copy