Amanio,Nicolò. (Crema 1468-circa 1525).
Rime di messer Nicolò Amanio del S III 59 (ora MA 449) dell'«Angelo Mai» di Bergamo.
A cura di Francesco Filippo Minetti. Pisa, Edizioni ETS
2006,
cm.17x24,
pp.144, 2 facsimile in bn.nt.,
brossura
Pubblicaz.dell'Università di Pavia - Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche.
Nato a Crema, forse nel 1468 o 1469, da famiglia di origine bergamasca, divenne dottore in legge e ricoprì cariche pubbliche nella città di Cremona ottenendone, nel 1520, la cittadinanza. Ebbe poi l'incarico di amministratore delle terre dei Pallavicini, e nel 1524 la carica di podestà a Milano. È in questo periodo che la sua fama di poeta raggiunge il culmine: il Bandello parla di lui nelle sue Novelle con ammirazione e lo presenta tra i frequentatori della casa Sforza Bentivoglio; le sue rime, soprattutto amorose, composte secondo i moduli del petrarchismo dominante, compaiono in numerose raccolte del '500; il suo nome è ricordato dall'Ariosto, nell'ultimo canto dell'Orlando Furioso, tra quelli dei letterati più in vista del tempo.
EAN:
9788846712479
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