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Ottavio Leoni. e la ritrattistica a disegno protobarocca.

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Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Details: cm 17 x 24, pp.VIII,244 con 48 figg. f.t. di cui 32 a colori. brossura soprac.fig. Accademia toscana di scienze e lettere «La Colombaria» - Serie Studi, 249.

Abstract: La ritrattistica a disegno di Ottavio Leoni (1578-1630) restituisce un’altissima declinazione del genere non solo in età protobarocca. La cronotassi del vasto corpus dei fogli datati, attraverso i personaggi che dal 1600 al 1630 la innervano, pone in luce la rete evolutiva di legami collezionistici che il volume affronta anche sotto angolazioni inedite, rideterminando il portato stilistico e culturale dell’intensa, anche solitaria ricerca di un naturalismo rappresentativo affatto singolare, non meno originalmente tradotto nella dimensione calcografica. / Portrait drawing found one of its highest expressions in Ottavio Leoni (1578-1630) not only in the early Baroque period. The extensive corpus of dated sheets and the people portrayed from 1600 to 1630, listed chronologically, highlight an evolving network of collectors. The volume addresses this topic from uncommon perspectives, redefining the stylistic and cultural significance of an intense, lonely search for a totally original naturalism, expressed with the same originality in etched or engraved portraits.

EAN: 9788822261175
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Firenze, Olschki Ed. 2012, cm 17 x 24, xiv-284 pp. con 16 tavv. f.t. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 414. Lungo il Settecento europeo, non unicamente secolo dei Lumi, in un serrato itinerario a ritroso, attraverso testi di autori tedeschi, francesi, inglesi, olandesi e italiani, il volume segue l’evoluzione teorico-critica del disegno, nella sua articolata e lessicalmente ambigua configurazione. Soggetto intrinsecamente variegato, il disegno chiama in scena intellettuali, filosofi, scrittori, poeti, artisti, conoscitori, collezionisti, e non solo. Una scena spesso animata da interpreti innovatori che solcano orizzonti concettuali ed estetici densamente popolati da plausi e dissensi. / The book follows the theoretic and critical evolution of European drawing and of its complex configuration in the XVIIIth century, with the aid of texts by German, French, English, Dutch and Italian authors. The theme is naturally variegated and connects the activity of intellectuals, philosophers, writers, poets, artists, connoisseurs and collectors. The scene is often animated by original interpreters that crossed conceptual and aesthetic horizons populated by acclaim and disapproval.

EAN: 9788822262332
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#291571
Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 17 x 24, viii-256 pp. con 8 tavv. f.t. a colori, brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,451. In un dibattito che rinnova costantemente se stesso – soprattutto in area germanica, francese e anglosassone – il disegno, inteso come scrittura figurativa o pura astrazione, come versante creativo che agisce sul fronte della complicità immaginativa, della dimensione simbolica, nutre il pensiero ottocentesco e protonovecentesco sulle arti nella più estesa determinazione critica. All’interno di quel dibattito, nella specificità assoluta dell’osservanza simbolista, un breve testo di Hugo von Hofmannsthal (1874-1929) premesso al catalogo critico (1920) della raccolta di disegni antichi dello storico dell’arte e letterato Benno Geiger, diviene motore di uno sguardo sulla dimensione figurativa. La ricerca delle latitudini concettuali del disegno – chiamando in causa il secondo Ottocento e un Novecento nei decenni iniziali venati dalla cifra simbolista hofmannsthaliana – investe il momento di snodo nel quale il secolo del Positivismo e della prima civiltà industriale coglie l’inattualità di un taglio analitico eminentemente teorico. Una inattualità spesso denunciata da intellettuali, filosofi e artisti quando del disegno ripensano la discriminazione tra polo genetico della creazione artistica in abito strumentale e linguaggio alimentato di vita propria, investito di una superiore autonomia estetica.

EAN: 9788822264404
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#123791 Orientalistica
Traduit du Chinois par M.G.Pauthier. Paris, Librairie Garnier Frères s.d.(inizi del'900), cm.11x18, pp.XXVIII,,485, legatura ed.in mz.pelle,titoli in oro sui tasseli colorati e fregi in oro al dorso,5 nervi, tagli a col.stile francese, angoli della cop.consumati, alcune pp.con segni a matita, ottimo esemplare.
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Introduz.di Franco Cardini. Firenze, Casa Ed.Le Lettere 2003, cm.14,5x21,5, pp.X,364, brossura cop.fig.a col. Coll.Le Vie della Storia,58.

EAN: 9788871667034
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Ro Ferrarese, Book Editore 2011, pp.343,(9), brossura, cop.fig.con bandelle. [copia non letta e in ottimo stato.] Coll.Fuoricollana, Collezione di Scritture Extra-Ordinarie,60. In questo terzo titolo di "Libro linteo", "Poëta peregrinus", che segue "Il resto" e le "Storie di Lino", Lino decisamente lascia il passo a Giacomo Leopardi: ubi maior minor cessat. Ma, proprio per questo, "Poëta peregrinus" non è un libro su Giacomo Leopardi; bensì di e per lui: da lui causato, gli appartiene quale dono di uno studio durato due vite, e sempre troppo breve. Enrica Salvaneschi e Silvio Endrighi non si propongono solo di estendere la regione comparatistica finora percorsa dalla critica, ma, oltre la critica, di scavare nel thesaurus leopardiano, a guisa di umili talpe, ulteriori giacimenti di poesia.

EAN: 9788872326688
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#317307 Arte Saggi
Natività, fughe e passioni nell'arte. Milano, Bompiani 2013, cm.14x20, pp.457, numerossissime illustrazioni. Brossura copertina figurata a colori. Collana Vintage. Edizione illustrata. "È certamente indicativo che la più grande rivoluzione compiuta nella storia dell'uomo sia legata al nome di un Figlio. Rivoluzione che trova fondamento e certezza nella Resurrezione. Le rivoluzioni non le fanno i padri. Le fanno i figli. Dio ha creato il mondo, ma suo Figlio lo ha salvato. Nel nome del Padre noi riconosciamo l'autorità, ma nel nome del figlio noi affrontiamo la realtà. I più grandi capolavori nella storia dell'arte hanno protagonista il Cristo, mentre il Padre si affaccia dall'alto benedicente, quando si manifesta. Pensiamo al 'Giudizio universale' di Michelangelo con il Cristo giudicante che alza la mano per indicare il destino dei buoni e dei cattivi. Pensiamo al 'Battesimo di Cristo' di Giovanni Bellini nella chiesa di Santa Corona a Vicenza: il Figlio è protagonista e, in alto, il Padre osserva. Pensiamo al 'Giudizio universale' di Pietro Cavallini nella chiesa di Santa Cecilia a Roma con l'umanissimo Cristo che ci osserva garantendoci speranza e salvezza. Così come i Cristi pantocratori di Monreale e di Cefalo. Il Padre eterno è rappresentato e irrappresentabile. È. Non fa. E questo ne limita la rappresentazione. Appare essenzialmente nel momento della creazione di Adamo e di Eva, a partire dai bassorilievi di Wiligelmo. Poi si vede poco, occhieggia qua e là; ma il Cristo domina. Ed è il Figlio cui il Padre ha delegato il destino dell'uomo. Nel nome del Figlio si cambia il mondo." (Vittorio Sgarbi)

EAN: 9788845274763 Note: Alone ai tagli inferiori.
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