Economia globale e crisi ambientale. Global economy and environmental crisis. Inteventi di Michele Gremigni, Gianpiero Maracchi, Jcqueline Mcglade, Robert Costanza, Sigrid Stagl, Gilles Sommeria, Pierre Dutrieu, Luigi Biggeri, Giannozzo Pucci e Riccardo Monni.

Milano, Mondadori 2003, cm.14,5x22,5, pp.174, legatura editriale cartonata, sopracoperta figurata. Perché da oltre un secolo gli Usa sono diventati il Paese in assoluto più ricco e potente? Quanto hanno inciso le guerre in questa corsa apparentemente inarrestabile? Come si è determinta l'eccezionale crescita degli Stati Uniti a partire dal 1994 e perché si è arrestata nel 2000, con un anno di anticipo sul tragico episodio delle Twin Towers? Giuseppe Guarino, studioso italiano di diritto costituzionale e amministrativo, esamina i fattori di crescita e il rapporto tra Prodotto interno lordo e spesa militare in quasi due secoli di sviluppo economico degli Stati Uniti.

A cura di Serge latouche. Bari, Edizioni Dedalo 1997, cm.14x21, pp.216, brossura copertina fighurata a colori. Coll. Nuova Biblioteca di Dedalo,186. Serge Latouche ha riunito in questo testo saggi di diversi autori per realizzare un progetto ambizioso: iniziare il profano alla scienza economica e, allo stesso tempo, svelarne i paradossi. Latouche vuole mettere in piena luce gli aspetti tecnici del funzionamento dell'economia, ma anche smascherare l'ideologia utilitaristica, che riporta tutto a una questione di interesse e di calcolo. Se nel nostro immaginario e nelle nostre pratiche, i piaceri e le pene, i doveri e i diritti sono quantificati secondo la logica dei costi e benefici, lo scopo di questo volume è quello di far riflettere su una scienza che ha dimenticato la complessità del vissuto dell'uomo.

Traduzione di Maria Nadotti. Milano, Feltrinelli 2000, cm.12,5x19,5, pp.264, brossura copertina figurata. Collana Serie Bianca. La schiavitù non è affatto scomparsa: oggi si stimano circa ventisette milioni di schiavi. Se ne sa però troppo poco ed è proprio l'ignoranza a favorirne sopravvivenza e diffusione. Gli schiavi sono individui privati della libertà, costretti a lavorare senza possibilità di scelta, senza tutela, non pagati, in condizioni spesso disumane. Non si trovano solo nei paesi sottosviluppati, ma sono occultati anche nelle ricche capitali dell'Occidente democratico. Gli schiavi hanno un bassissimo costo, sono "usa e getta", rischiano la vita quotidianamente con lavori pericolosi o nella prostituzione, sono esposti a soprusi di ogni tipo, non più in base alla razza, bensì a causa della miseria.

Milano, Guerini e Associati 2006, cm.15x23, pp.XII,274, br.copertina figurata a colori. Coll.Centro Einaudi. Oltre metà della crescita del 2004 si realizza nel Sud-est asiatico: ciò accade per la prima volta dalla rivoluzione industriale e capovolge i rapporti di base nella forza economica dei paesi e dei blocchi. A cambiare il mondo è anche la debolezza americana, e questa deriva, oltre che da una congiuntura dubbia, dall'incapacità di imporre ordine nei prezzi delle materie prime – in particolare del petrolio – intrecciata a quella di imporre un ordine politico-militare in Medio Oriente. L'Europa propone oggi una sfida: coniugare solidarietà ed efficienza, proponendo un benchmark per il mondo, così come l'euro si propone quale moneta di riserva in parziale alternativa al dollaro. E l'Italia? Partendo dai risultati ormai acquisiti che parlano di una vulnerabilità dell'industria italiana, il libro segue un percorso insolito per andare alle radici del "male italiano" e cercare di scoprire se, come dice un vecchio adagio inglese, esistano dei bordi d'argento alla nuvola nera.