Una vita, due vite. I miei anni con Amintore.

Traduzione di Alessandra Aricò. Copertina di Roberto Mastai. Firenze, Barbès Ed. 2010, cm.14,5x21, pp.174, brossura cop.fig.a col. Coll.Intersections. [Volume nuovo] Una donna perseguita un uomo con un amore appassionato che lui non vuole. L'uomo è fragile, sensibile, un autentico innocente la cui giovinezza è impedita dalla timidezza. La donna è perduta, brutta, una barbona alcolizzata. Ama quest'uomo di un amore folle, letteralmente folle, sul quale lascia cadere anche l'ombra di un infanticidio: toccare così da vicino l'orrore sembra che non ponga più limiti né all'amore né all'orrore. Fino all'intervento di uno strano investigatore eroinomane che non sa niente del linguaggio dei fiori, un eroe caduto dal cielo che sa tutto e sa fare tutto. Riuscirà a sistemare ciò che deve essere sistemato affinché dal caos e dalla violenza esca molta più vita, molto più amore, affinché finiscano le lacrime e il tremare.

Edizione con testo a fronte. Testo latino e versione di Guido Vitali. Bologna, Zanichelli Ed. 1977, cm.12,5x19,5, pp.XXII,362, legatura editoriale , sopraccop.fig.a colori. Coll.Prosatori di Roma.

by Jane England (Photographer). Black Dog Pub 2017, cm.22x28,5, pp.160, b.w ill. hardback. legatura editoriale in mz.tela, copertina figurata. Bringing together photographs taken during the mid 1970s through to the early 1980s, Turn and Face the Strange covers the eclectic range of subjects that passed in front of Jane England’s camera. Initially inspired by photographers such as Diane Arbus and Guy Bourdin, England photographed friends and associates at a time when marginalised groups and sub-cultures merged and came together with a shared sense of nihilism and decadence. Her images range from carefully choreographed portraits to street photographs, encompassing the early years of London’s Punk era and the birth of New Romanticism. Her depictions of non-conformist urban tribes provide an intimate portrayal of sophistication and squalor, the demi-monde who existed between the street and the more exotic echelons of the art and fashion scenes. By not aligning herself with any of the number of sub-cultures that emerged across London and beyond in the late twentieth century, England was able to photograph club kids and Teddy boys, transvestites, artists and aspirant models. While a number of England’s subjects such as Vivienne Westwood and Gilbert & George have become icons of the period, many of the others are forgotten, having retreated to the suburbs or died tragically young.

Traduzione di Dario Mazzone. La Biblioteca di Repubblica 2002, cm.12,5x20, pp.126, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata. Collana Novecento,58.