Quando anche le donne si misero a dipingere.

Firenze, Sansoni 1953, cm.14x21,5, pp.230, brossura sopracoperta. Bibl.di Paragone. Prima Edizione.

Prefaz.di Margherita Ghilardi. Premio Strega 1948. Torino, UTET Fondazione Maria e Goffredo Bellonci onlus 2007, cm.12x18, pp.XLVI,250, legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta, in custodia. Coll.Collezione Premio Strega. I 100 Capolavori.

Con uno scritto di Attilio Bertolucci. Milano, SE Ed. 2015, cm.13x22, pp.199, brossura con bandelle. Coll.Testi e Documenti,234. "Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest'aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all'umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un'altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell'unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d'averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull'onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l'acqua limpida l'abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell'offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me". Con uno scritto di Attilio Bertolucci.

Introduzione di Attilio Bertolucci. Milano, Mondadori 1974, cm.11x19, pp.272, brossura con copertina figurata a colori. Collana Oscar. "Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest'aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all'umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un'altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell'unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d'averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull'onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l'acqua limpida l'abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell'offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me".

A cura di Costantino Caciagli, Roberto Castiglia. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato-Archivi di Stato 2001, 2 voll. cm.17x24, pp.X,VI,808, con numerose tavv.bn.e col.nt. brossura sopracoperte figg.a col. Coll.Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti,CLI.

A cura di Gabriele Cateni. Ospedaletto(Pisa), Pacini per Cassa di Risparmio di Volterra 2007, cm.17,5x22, pp.198, numer.ill.bn.e col.nt. legatura editoriale sopracoperta figurata a colori.

Milano. Sinfonica 2002, cm.22,5x30,5, pp.48, fascicolo spillato. CD in allegato

Conferenza tenuta presso il Centro Evangelico di Cultura di Firenze e di Roma, 13/14 aprile 1973. Torino, Editrice Claudiana 1973, cm.12x17, pp.34, fascicolo spillato, Collana Attualità Protestante,55.