La Raffaella ovvero Dialogo della bella creanza delle donne.

Ediz.critica con introduz.e note di Florindo Cerreta. Siena, Accad.Senese degli Intronati 1966, cm.17,5x24,5, pp.305, brossura. Coll.Monografie di Storia e Letteratura Senese,VI.

Sedicesimo secolo. Milano, Longanesi Ed. 1969, cm.12,5x19, pp.112, brossura Coll.Olimpia,15.

Copia anastatica dell'ediz. originale (Pisa, Giovannelli, 1765). A cura di Eugenio Refini e Franco Tomasi. Siena, Betti Editrice - Accademia Senese degli Intronati 2008, cm.16,5x21,5, pp.87,(1), legatura ed.in tutta tela blu, titoli e impress. in oro al piatto anteriore. [buon esemplare.]

Illustraciones: Studio Stalio. Milano, Jaca Book 2004, cm.16,5x21,5, pp.30, figg.col. legatura ed.cop.fig. Coll.Explora la Naturaleza.

Milano, Hobby & Work 2000, cm.14x21, pp.238, brossura cop.fig.a col. Coll.Mistery Pocket. È una Chrysler del 1947, retaggio di una diva hollywoodiana. Adesso riposa in un garage di Nizza, in attesa di venir consegnata a un collezionista di Biarritz. Autentico "asso dell'asfalto", Patrick Malinsky accetta di occuparsi del trasporto. Un incarico ordinario, in apparenza, ma ben presto Malinsky si accorgerà che quel viaggio cela una trappola mortale. E quello che si scatenerà, tra poliziotti, ragazze in fuga e mille colpi di scena, sarà un durissimo tour de force sulle strade dell'inferno, una corsa emozionante, con un unico premio in palio: la vita.

Madrid, Alfaguara 1998, cm.15x24, pp.606, tapa blanda.

Alessandria, Edizioni dell'Orso 2005, cm.17x24, pp.VI,274, brossura. Coll.Studi e Ricerche. Questi “appunti” non vogliono presentarsi come interpretazioni critiche, ma molto più modestamente come una propedeutica alla lettura dei testi teatrali dannunziani, sicché una larga misura delle pagine dedicate a ciascuna pièce si risolve in una puntuale e approfondita ricostruzione del contenuto testuale, col frequente ricorso alle parole stesse del Poeta, tratte e dai testi e dalle didascalie, allo scopo di raccogliere quanti più elementi è parso opportuno accumulare per ritrarre quell’atmosfera di alta poesia nella quale sono immersi tutti i lavori teatrali di d’Annunzio. All’ordito dei singoli drammi fanno seguito osservazioni più propriamente esegetiche, sostenute da pertinenti quanto ponderati ragguagli bibliografici, indispensabili stimoli per avveduti approfondimenti, in modo da contribuire a un sereno ritorno allo studio di un settore un po’ trascurato dell’opera dannunziana, troppo affrettatamente tacciato di vacua retorica e di non realizzate velleità drammatiche.