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Vol.I-1943,pp.102, 95 tavv.bn.ft. Vol.II-1948,pp.188, 219 tavv.bn.ft. Vol.III-1950,pp.230, 245 tavv.bn.ft.(omaggio a P.Toesca). Vol.IV-1963,pp.270, 199 tavv.bn.ft. A cura di Roberto Longhi. Firenze, Sansoni Ed. 1943-1963, 4 voll. cm.21x26, brossura
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EUR 340.00
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#41944 Araldica
Preziosa ristampa in carta avoriata in due tomi formato gigante, con copertine in tela e sovracoperte a colori, della raccolta araldica dell'opera del Palizzolo Gravina pubblicata dagli Editori Visconti & Huber a Palermo nel 1871-75, presso la tipografia Ignazio Mirto. Le cento tavole colorate contengono circa duemila stemmi delle nobili famiglie, delle principali città e delle dinastie regnanti che hanno retto la Sicilia. L'autore sostiene che "...è dietro i meriti propri e gli onori che da essi derivano che oggi ognuno ama risalire all'idea della virtù, e quindi della nobiltà degli antenati". Catania, Franco Amato Ed. 1988, 2 voll. Vol.I:tavole, Vol.II:Dizionario. cm.26,5x37, pp.372,32, circa 100 tavv.a col.ft.di stemmi, legature editoriali in tutta tela, sopraccoperte figurate a colori. Ristampa anastatica dell'edizione di Palermo 1871-75.
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#44566 Facsimili
Prima traduzione italiana commentata su progetto di Luciano Canfora. Introduzione di C.Jacob. Edizione con testo integrale greco. Roma, Salerno Ed. 2001, 4 voll.in cofanetto, cm.20,5x30,5, pp.3000 complessive 160 tavole fuori testo, legature editoriali in tutta pelle con nervi, titoli e fregi in oro ai dorsi e ai piatti anteriore , paginazione a carte. interfogliate in carattere Dante di Mardersteig, taglio oro. Edizione di lusso, numerata in 399 esemplari.

EAN: 9788884023636
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Seconda edizione. Torino, UTET 2006-2007, 8 voll. con USB, completo, cm.21x30, pp.900; 803; 929; 919; 927; 927; 933; 923, legature editoriali in mezza pelle bianca, piatti in tela verde, titoli e fregi in oro ai dorsi, sopraccoperte trasparenti. Esemplare nuovo imballato in scatola originale, completo, seconda edizione.
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EUR 1,320.00
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#88625 Facsimili
Roma, Salerno Editrice 2004, cm 49,5x64, pp. 160, 88 tavv. bella rilegatura in pelle con fregi in oro in cofanetto. Con Commentario. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi,2. Commenti Figurati. 699 esemplari in numeri arabi. Federico Zúccari (Sant'Angelo in Vado 1540 - Ancona 1609) visse e operò in Italia centro-settentrionale e in alcuni paesi europei: Spagna, Olanda, Francia e Inghilterra. L'opera qui presentata, considerata «la maggiore e piú interessante illustrazione dantesca che l'Italia abbia mai prodotto» (Corrado Ricci), fu realizzata in Spagna tra il 1585 e il 1588. Gli 88 disegni, con alcune tra le piú spettacolari scene del capolavoro dantesco (a matita nera e rossa per l'Inferno e il Paradiso, a penna e bistro nero per il Purgatorio), che costituiscono questa raccolta passarono per le mani degli Orsini e dei Medici prima di essere consegnati definitivamente alla Galleria degli Uffizi, dove oggi sono custoditi. Le magnifiche illustrazioni delle scene dantesche, con architetture fantastiche e tratti notevoli - che vanno dal cupo segno infernale, all'evanescente del Paradiso - sono originali interpretazioni del testo, frutto dell'intensa attività di approfondimento culturale e di frequentazione di Zúccari con i massimi letterati e pensatori fiorentini. Il fac-simile, del tutto conforme all'originale, è il secondo prodotto dalla Salerno Editrice per l'«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi - Serie Commenti illustrati», dopo il Codice Filippino della Divina Commedia' di Dante, anch'esso a tiratura limitata e oggi quasi esaurito.

EAN: 9788884024527
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#88630 Facsimili
Edizione completa in Fac-simile delle tavole del Maestro Mehmed Siyah Qalem possedute dal Topkapi Sarayi Muzesi di Istambul e dalla Freer Gallery of Art di Washington. Riproduzione delle tavole del celeberrimo maestro mongolo del XV secolo e dei suoi allievi e continuatori. Edizione composta in carattere bembo nelle Officine Grafiche Bertoncello in 399 esemplari numerati. Traduzione di fernando Quattrocchi. Roma, Salerno 1984, cm.28x39, pp.50, 80 tavole di facsimile, legatura editoriale in piena tela nera con incisioni in oro e una tavola sul piatto. L'opera comprende circa 80 fogli di dipinti esistenti della fine del XIV e dell'inizio del XV secolo, disegni a inchiostro (qalam-siahi) e calligrafie, su vari materiali, a volte seta. L'album che contiene questi dipinti, la maggior parte dei quali sono firmati come Mehmet o Muhammad Siyah Qalam, è chiamato Fatih.[1] Questi dipinti raffigurano norme rituali culturali e religiose del periodo di tempo, fornendo informazioni sui dati demografici di quell'epoca e sulla geografia.[1] Questi dipinti, che misurano fino a 335 × 485 cm, sono generalmente attribuiti all'Iran e portano la forte influenza dell'arte e delle tecniche cinesi, nonché simboli del buddismo e dello sciamanesimo, entrambe fedi importanti nella regione dell'Asia centrale prima dell'arrivo di Islam.

EAN: 9788885026636
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EUR 460.00
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#113394 Dantesca
Nota codicologica e paleografrica di Gabriella Pomaro. Roma, Salerno Ed. 2008, Un vol. in facsimile di cm. 35,5×25 ca., di cc. II-187,100-II pp. 582, rilegatura editoriale con dorso in pelle, cofanetto. Collana Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi. Tiratura mondiale di 599 esemplari numerati. A distanza di quasi settecento anni, nell’ambito della Edizione Nazionale dei Commenti danteschi, viene qui per la prima volta presentato, in una monumentale edizione facsimilare, il preziossismo codice Riccardiano-Braidense, da sempre diviso in due frammenti (uno conservato alla Biblioteca Riccardiana e l’altro alla Biblioteca Braidense) ed ora riportato alla sua unità di manufatto tra i più raffinati e suggestivi dell’antica tradizione della Commedia. Di prossima pubblicazione l’edizione del testo tràdito, il commento di Iacomo della Lana. Iacomo fu autore di uno dei primi e più accreditati commenti alla Commedia, il primo esteso all’interno del poema, databile all’incirca fra il 1323 e il 1328: dunque a brevissima distanza dalla morte di Dante. Un commento che si impose subito tra i contemporanei e i lettori più tardi dell’opera dantesca, non solo per la scrittura in volgare, contro l’ampio uso del latino tra i chiosatori della Commedia, ma per l’acume dell’interpretazione e la chiarezza espositiva, che lo posero spesso in concorrenza anche con il poco più tardo, e non meno apprezzato, cosiddetto Ottimo Commento, che spesso accoglie interi brani o sezioni del commento lanèo, incorporati nel testo. L’entità del suo successo tra i contemporanei e i posteri è attestata dal centinaio abbondante dei manoscritti che lo hanno tramandato (contro le poche decine dello stesso Ottimo).

EAN: 9788884025975
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EUR 1,950.00
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#114384 Facsimili
Presentazione di Furio Brugnolo. Roma, Antenore Editrice 2003, 1 vol.+ carte sciolte in custodia di velluto, cm.21x28, pp.8,18 tavole sciolte,cc. II-II-72-II (156 pagine), Rilegature in velluto rosso, conforme all'originale, in cofanetto di plexiglass. Tiratura limitata di 499 esemplari in numeri arabi, 99 numeri romani e 26 con lettere dell'alfabeto. Biblioteca di 'Filologia e Critica'. Il ns.è il n.203.

EAN: 9788884555670
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Liriche tradotte da Michele Feo. Con Otto litografie di Luigi Guerricchio numerate e firmate dall'artista. Pontedera, Edizioni del Cherubino s.d.circa 1977, cm.30x41,5, legatura alla francese, quartini sciolti con tavole sciolte, in cartella brossurata. Edizione limitata e numerata in 125 esemplari. Stampa delle litografie è stata eseguita dalla Ed.Graphis Arte di Livorno su carta Magnani di Pescia.
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EUR 300.00
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#234880 Arte Disegno
Civica Biblioteca "Angelo Mai" di Bergamo - Cassaf. 1.21. Con commentario, pp.64, 6 illustrazio a colori, brossura cm.21x30x0,7. Modena, Il Bulino 1998, cm.19x26, 31 carte pergamenacee legatura d'archivio in busta di velluto, cofanetto di custodia. Coll.Ars illuminandi. Edizione limitata e numerata. Il Taccuino dei disegni di Giovannino de Grassi è considerato uno dei massimi esempi dell'arte tardo-gotica italiana. Il codice, realizzato alla corte viscontea sul finire del Trecento, presenta 77 soggetti disegnati e le 24 lettere di un sorprendente "alfabeto figurato". Giovannino de Grassi, cui è da attribuire la maggior parte dei disegni (il rimanente è, comunque, paternita' della sua bottega), fu ingegnere della Fabbrica del Duomo di Milano, ma anche il maggior artista lombardo dell'epoca, capostipite di una scuola che sarà poi esaltata da Michelino da Besozzo, Belbello da Pavia, Pisanello e Cristoforo de Predis. Altri importanti codici miniati (Offiziolo Visconteo di Firenze, Beroldo della Trivulziana di Milano, Historia Plantarum della Casanatense di Roma) sono annoverati tra le opere di Giovannino, artista polivalente in grado di esprimersi con eguale maestria come progettista, scultore, ideatore di vetrate, e che in questo Taccuino mette alla prova la sua arte di disegnatore. La realizzazione del facsimile ha immediatamente seguito il restauro dell'originale, ad opera dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Commentario con

EAN: 9788886251303
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EUR 1,250.00
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#234943 Facsimili
Manoscritto Ms. Regg. a 41/2, conservato presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, il volume accoglie gli studi dedicati da Piero della Francesca alle regole della prospettiva, con una serie di note e di stupefacenti disegni autografi dell'artista. Il commentario contiene un'analisi critica sulle innovative teorie introdotte nel De prospectiva pingendi, osservandone l’applicazione nei dipinti di Piero e analizzando dal punto di vista geometrico i disegni contenuti nel manoscritto emiliano. Il De prospectiva pingendi è accolto in una maestosa legatura di tipo monastico, in mezza pelle di montone su assi di faggio stagionato chiuse da fermagli di ottone. A legare le pagine provvede una cucitura realizzata a mano a punto pieno con filo di cotone su nervi doppi in pelle allumata, mentre i capitelli, anch'essi prodotti manualmente, sono in filo di cotone su anima in canapa e pelle. Presentazioni di Valentino Mercati, Maurizio Festanti. Contributi di Massimo Mussini, Luigi Grasselli. San Sepolcro, Aboca Museum 2008, 2 volumi in cofanetto. cm.23x31, Facsimile di 110 carte e commentario di pp.225 con alcune figg.a col.nt. Tiratura limitata a 999 esemplari numerati. Facsimile da collezione. Commentario in lingua italiano e inglese.

EAN: 9788895642598
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EUR 1,850.00
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#235757 Facsimili
Biblioteca Universitaria, Eichstätt, SJ II 2892-2894. San Sepolcro, Aboca 2006, Tre volumi in folio imperiale. cm.43,5x52, contenenti 367 tavole a colori, di misure e numero di pagine conformi all’originale. Copertine con decorazioni in rilievo sui piatti Legatura eseguita artigianalmente a mano, cucitura di tipo antico, colorazione dei tagli, cordonatura, nervatura ed etichettatura sul dorso Ogni volume è custodito in un cofanetto in tela nera con impressioni in oro. Tiratura di 1.450 esemplari. Opera con testo latino. Commentario di pp.286, con 408 illustrazioni, cm.28,5x38. Commentario in Italiano, Tedesco, Inglese. Il facsimile dell’erbario Hortus Eystettensis è la riproduzione fedele dell’esemplare realizzato dal botanico farmacista Basilius Besler nel 1613 e conservato a Eichstätt, in Germania. È un erbario figurato, in tre volumi di straordinaria bellezza, composto di 367 tavole in folio imperiale con 1.084 disegni a colori di piante fiorite di provenienza europea ed esotica. L’Hortus Eystettensis è da considerarsi il più bel florilegio del Seicento: segna il definitivo passaggio dalla tecnica xilografica a quella calcografica e apporta un rilevante contributo alla storia della botanica medicinale. Le piante, per la prima volta al centro dell’attenzione, sono presentate seguendo la fioritura stagionale e ogni giorno dell’anno il lettore ha a disposizione un fiore diverso da ammirare. Le descrizioni delle piante, in lingua latina, mostrano una stupefacente anticipazione del sistema di nomenclatura binomiale. Il Commentarium, parte integrante che accompagna il florilegio, presenta i contributi di studiosi esperti in botanica, farmacologia vegetale e iconografia.

EAN: 9788895642567
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EUR 9,600.00
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Promo EUR 2,880.00
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#237527 Fotografia
Neil Leifer. Howard Bingham. Edited by Nina Wiener. Designed by Andy Disl. Text edited by J.Michael Lennon. Conceived by Lawrence Schiller. Directed and produced by Benedikt Taschen. Taschen 2016, cm.37x45, pp.260, completamente illustrato a colori. legatura editoriale a colori, contenuto in cofanetto editoriale. Coll.Collector's edition. Formato: rilegato Descrizione del libro Il 30 ottobre 1974, a Kinshasa, la capitale dello Zaire, nel cuore dell'Africa, due pugili afroamericani ricevettero cinque milioni di dollari a testa per sfidarsi in un incontro di proporzioni epiche. Uno di loro era Muhammad Ali, che aveva promesso di riconquistare il titolo di campione del mondo dei pesi massimi; l'altro era George Foreman, che era tanto taciturno quanto Ali era loquace, e teneva le mani in tasca "come un cacciatore che ripone il fucile nella custodia foderata di velluto". A osservarli entrambi c'era Norman Mailer, il cui occhio per le finte e le strategie di quello scontro tra titani - unito alla sensibilità per il loro profondo significato simbolico - rese il suo libro The Fight (1975) un capolavoro della letteratura sportiva. Attraverso l'analisi delle mosse dei due pugili, l'interpretazione delle loro personalità e la valutazione delle loro opposte rivendicazioni sui cuori africani e americani, Mailer si dimostrò un testimone dotato di una perspicacia senza pari - nonché di coraggio a sufficienza per seguire Ali durante una corsa notturna nel bosco. Con The Fight torna a far risplendere la nostra idea offuscata di eroismo, affermandosi al contempo come un campione del giornalismo. A quarant'anni dalla prima pubblicazione, questa nuova edizione ridotta di The Fight è introdotta da un saggio di J. Michael Lennon, biografo ufficiale di Mailer, e illustrata per la prima volta con gli scatti di due fotografi che più di ogni altro sono riusciti a immortalare Ali e Foreman sul ring e in privato: Neil Leifer e Howard L. Bingham. Le vivaci fotografie a colori di Neil Leifer, ampiamente considerato il più grande fotografo sportivo della sua generazione, ci portano in prima fila a bordo ring, facendoci osservare da vicino l'esibizionismo, la pura forza fisica e l'intensa battaglia psicologica tra gli sfidanti, le opposte fazioni e il controverso ospite dell'incontro, l'allora presidente dello Zaire Mobutu Sese Seko. Dietro le quinte, invece, Howard Bingham era sempre al fianco di Ali, per documentare ogni sua mossa a partire dall'istante in cui scese dall'aereo in Zaire, passando per gli allenamenti quotidiani fino all'atmosfera carica di tensione nello spogliatoio prima dell'incontro decisivo con Foreman. Grazie inoltre agli scatti di altri fotogiornalisti, riproduzioni di pagine del manoscritto originale di Mailer e altre testimonianze visive della frenesia mediatica che si sviluppò intorno all'incontro passato alla storia come "rumble in the jungle" (rissa nella giungla), il risultato è uno stupefacente omaggio a Muhammad Ali e una vivida testimonianza di uno degli eventi sportivi più leggendari, irripetibili e adrenalinici della storia. In onore dell'anno in cui l'incontro fu disputato, The Fight è disponibile in un'edizione limitata di 1974 copie firmate da entrambi i fotografi.

EAN: 9783836511889
Usato, come nuovo
Note: Privo delle firme di Leifer e H.L. Bingham. Copia non numerata.
EUR 500.00
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#260369 Facsimili
Archivio Diocesano di Mantova. Il commentario contiene i saggi di Giusi Zanichelli, Federica Toniolo, Giancarlo Manzoli, Giuse Pastore e Giancarlo Malacarne. Modena, Il Bulino edizioni d'arte 2012, cm.26x39,6, 380 carte copertina decorata con pietra e rombo di ottone, in cofanetto con volume di commentario. La tiratura unica e irripetibile a livello mondiale è di 499 esemplari. Il Messale della cattedrale di Mantova venne realizzato tra il 1442 e il 1465, negli anni inziali dell’età aurea di quella Mantua felix che seppe farsi promotrice di meravigliose testimonianze dell’incipiente Rinascimento italiano. A Mantova operano già Leon Battista Alberti, Pisanello e Vittorino da Feltre, ai quali presto si aggiungono Andrea Mantegna, Girolamo da Cremona e Luca Fancelli. Il Messale di Mantova fu commissionato nel 1442 da Gian Lucido Gonzaga, vescovo di Milano poi cardinale, a Belbello da Pavia, considerato il maggior interprete della miniatura tardogotica italiana, già al servizio dei Visconti per completare il celebre Offiziolo, lasciato incompiuto da Giovannino de Grassi. Con la scomparsa del committente (1448), il lavoro di decorazione e di scrittura (affidata a Pietro Paolo Marono, poi calligrafo anche della Bibbia di Borso d’Este) subì varie interruzioni e per quasi un decennio rimase incompiuto. La ripresa dei lavori sul Messale è ascrivibile alla ferma volontà di Barbara di Brandeburgo-Gonzaga che, dal 1459, avoca a sé ogni competenza sul manoscritto. Sarà Andrea Mantegna a suggerire a Barbara il nome del miniatore che dovrà portare a termine l’ambizioso programma artistico del Messale: quello del giovane Girolamo da Cremona, suo seguace, aperto ai nuovi stilemi del Rinascimento e già collaudato aiutante di Taddeo Crivelli, miniatore della Bibbia di Borso d’Este. Fin dai primi studi novecenteschi sul Messale è stata evidenziata la mano di un terzo miniatore, rimasto anonimo, ma probabile collaboratore di Mantegna e seguace del nuovo gusto importato a Ferrara da Rogier van der Weyden sul finire degli anni Quaranta. Sono soltanto tre le carte attribuibili a questa mano e databili intorno al 1449-1450, probabilmente commissionate dalla marchesa Paola Malatesta, moglie di Gianfrancesco Gonzaga. Il Messale, manoscritto miniato della cattedrale di Mantova, è un codice su pergamena, nel formato di mm 395 × 262, che si compone di 380 fogli (760 pagine). Il codice è mutilo a c. 380; quasi certamente manca l’intero fascicolo di chiusura, probabilmente sottratto nei primi anni del Novecento unitamente a quattro fogli miniati, poi recuperati e reinseriti. Dal 1983 il Messale è stato restituito definitivamente dallo Stato italiano alla Cattedrale di Mantova, legittima destinataria dell’opera già per volontà del cardinale Francesco Gonzaga, figlio di Barbara, volontà confermata nel ’500 dal cardinale Ercole, figlio di Isabella d’Este. Lo stato di conservazione è buono, frutto del restauro del 1991 ad opera dell’Istituto Centrale del Restauro, e del succesivo intervento di restauro e consolidamento finanziato dal Bulino e attuato dall’Antica Legatoria Gozzi (2008), proprio in concomitanza con la campagna fotografica per il facsimile. Il testo liturgico in latino è scritto in semigotico italiano con inchiostro nero e titoli e rubriche in rosso; notazione quadrata nera su tetragramma rosso per il corredo musicale. Nel codice si fa ampio uso di lapislazzuli e oro in lamina; la decorazione si articola in: 6 carte del Calendario, con fregi sul lato esterno; 68 miniature di diverso formato; 2 grandi iniziali figurate; 7 carte con ampi fregi sui quattro lati; oltre 2000 iniziali decorate di norma poste su tre righe; centinaia di iniziali di capoverso con ornati a penna. L’edizione in facsimile è stata autorizzata dalla Diocesi di Mantova in base alla convenzione sottoscritta con Il Bulino nel luglio 2008, previo parere favorevole della Soprintendenza regionale della Lombardia, ai fini anche della slegatura e scucitura del codice per compiere alcuni necessari interventi di restauro e di consolidamento. Ciò ha permesso di attuare la campagna fotografica in condizioni ideali e con strumenti tecnologici all’avanguardia. Al restauratore Pierangelo Faggioli è stato affidato anche il compito di dotare il codice di una nuova legatura in velluto cremisino (che sarà ripetuta dallo stesso legatore per il codice in facsimile), più consona alla storia documentata del manoscritto e più idonea alla sua fruibilità e tutela.

EAN: 9788886251969
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EUR 12,500.00
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Promo EUR 3,750.00
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#260380 Facsimili
Edizione tedesca in facsimile dell’incunabolo xilografico, noto come l’Esopo di Ulm, stampato da Johannes Zainer nel 1476, appartenente alla collezione «Otto Schäfer» di Schweinfurt. L’incunabolo, interamente colorato a mano è una rarità assoluta della bibliofilia (oltre a questo, si conosce soltanto l’esemplare di Vienna). Con commentario italiano di 96 pagine, con testi di Peter Amelung, direttore della Württembergische Landesbibliothek di Stoccarda, e di Claudio Fraccari, oltre ad una selezione di 26 favole esopiche tradotte da C. Fraccari. Ulm Aesop. Modena Il Bulino edizioni d'arte 1995, cm.22,5x30,5, pp.550, 191 illustrazioni xilografiche colorate rilegatura in pelle nappata, in cofanetto. Tiratura è di 800 esemplari in numeri arabi e 80 in numeri romani.

EAN: 9783927506039
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EUR 2,500.00
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Promo EUR 750.00
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#282193 Facsimili
Il volume “Opere Italiane” raccoglie tutte le opere in volgare di Francesco Petrarca: il Canzoniere, i Trionfi e le Rime estravaganti. Il manoscritto 924 della Biblioteca Casanatense è uno dei primissimi codici a custodire, in maniera così completa e organica, l’opera del grande poeta. L’importanza di questo manoscritto risiede in particolare nella presenza di componimenti che non trovano riscontri in nessun’altra testimonianza coeva, a cui si aggiunge la “cura scientifica” del testo, ribadita dalle annotazioni e dai commenti al testo originale fatti nei decenni seguenti. Rome, Biblioteca Casanatense, Ms. Casanatense 924. L'opera si compone del libro facsimile e del commentario. Modena, Franco Cosimo Panini 2006, 2 volumi. cm.16x25, legatura in tutta pelle con incisioni a secco, per il volume di facsimile, legatura editoriale cartonata e sopraccoperta figurata a colori per il commentario. Commentario a cura di Emilio Pasquini e Paola Vecchi Galli. Con un saggio di Carl Appel. Coll.La Miniatura. Edizione limitata in 500 esemplari. Il codice, realizzato nella seconda metà del Quattrocento nell’area del Veneto, aveva con ogni probabilità una committenza di alto rango, come dimostrano la qualità della pergamena, il regolare specchio di scrittura e la raffinatezza delle iniziali decorate. Al prestigioso materiale del manufatto si aggiunge la “cura scientifica” del testo, ribadita dalle annotazioni e dai commenti al testo originale fatti nei decenni seguenti: nel giro di un centinaio di anni, il manoscritto si trasformò infatti da libro di lettura (per il committente) a oggetto di studio e collettore di rarità. Tutto il codice è percorso da tracce di decorazione “all’antica”, cioè di una scrittura e dell'ornamentazione d’apparato che si affermano nel Quattrocento sulla scia di Leon Battista Alberti e Andrea Mantegna. A rendere il codice 924 della Casanatense un vero e proprio unicum è la presenza, al termine del volume, di due fogli contenenti poesie estravaganti che in parte si sovrappongono e in parte ampliano il contenuto dell’opera: di alcuni di questi componimenti non esistono altre testimonianze, pertanto potrebbero costituire le uniche copie da originali petrarcheschi. Il codice – di cui sono del tutto ignote del vicende storiche – venne acquistato nel 1763 a Roma presso il libraio e stampatore Venanzio Monaldini.

EAN: 9788882908041
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Note: Volumi incellofanati nuovi, mancante del cofanetto.
EUR 850.00
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Promo EUR 255.00
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#319052 Fotografia
Testi di D. Barsanti, L. Calzolai, Z. Ciuffolett, M. Lucifero, M. Falzone del Barbarò, L. Rombai e I. Zannier. Contiene riproduzione in facsimile dell'album fotografico originale (Firenze, 1857) in tiratura limitata in 500 esemplari. Numerati. Il primo volume è la riproduzione anastatica dell'album originale del 1857, con 48 tavole applicate, in fac-simile (con il proced. della collotipia), rilegato in una elegante piena pelle blu con figura di cavallo in rilievo sul piatto anteriore; il secondo volume contiene diversi e interessanti saggi moderni sull'album di fotografie del 1857 e sull'agricoltura toscana; rilegato anch'esso in pelle blu, è però dotato d'una sovraccoperta figurata. Ambedue i tomi sono conservati in un cofanetto editoriale in pelle blu. Firenze, Alinari 1989, pp. 262, 155 ill. b/n, tavv. b/n, cm 33,5x26.
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EUR 300.00
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Promo EUR 90.00
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Torino, UTET 2018, cm.32x42, pp.400, ill. Nel 150° anniversario dalla scomparsa del grande musicista pesarese. Edizione limitata e numerata in 975 esemplari. Con leggio in plexiglass Collana Grandi Opere. 9788802089034 Lo splendido apparato iconografico è esaltato dalla qualità della stampa e dall’eccezionale formato (cm 32 x 42): fotografie di scena, bozzetti di costumi, scenografie, lettere e spartiti autografi, ritratti, documenti storici. Buona parte di queste immagini, oltre che dalle citate istituzioni pesaresi e dall’Archivio Ricordi, provengono dalla straordinaria collezione privata di Sergio Ragni oggetto di apposita campagna fotografica da parte di Alfredo dagli Orti. Di particolare rilievo, le oltre 30 tavole stampate a parte e applicate a mano per dare massimo risalto alle immagini e ai documenti più importanti.
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EUR 3,000.00
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Promo EUR 900.00
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