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La Diana. Rassegna d'Arte e Vita Senese. Il lotto in nostro possesso è costituito da annate: complete, dalla seconda del 1927 alla ottava del 1933, ognuna composta da quattro numeri, dal I al IV, in quattro o meno fascicoli a seconda delle annate. Inoltre il lotto si completa col fascicolo III/IV del 1934. Quindi mancante per arrivare a tutto il pubblicato, la prima annata e il fascicolo 1/2m del 1934, ultima edita. AL LOTTO SONO AGGIUNTI LE SEGUENTI PUBBLICAZIONI DELLA Editrice d'Arte "La Diana": --Peleo Bacci. Il trionfo di San tommaso di Francesco di Traimo e le sue attinenze con la scuola senese. pp.26. --Nelly Nucci. Un umanista senese in Polonia, Filippo Callimaco Buonaccorsi. --Pico Cellini. La reintegrazione di un opera sconoscita di Lorenzo di pietro detto il Vecchietta. --Raimond Van Marle. Cinque miniature di Lippo Vanni. --Ulderico Rolandi. Librettisti senesi. --Mario Salmi-Nuove opere di Guido Palmerucci. --Paola della Pergola. Frammenti di una predella del Sondoma in Ungheria. --Raimond VAn MArle. Quadti senesi sconosciuti. --Irene Vavasour Elder. Un quadro poco sconosciuto di Guidoccio Cozzarelli.

Curator: Diretta da Aldo Lusini e Piero Misciatelli.
Publisher: Editrice d'Arte "La Diana".
Date of publ.:
Details: cm. 24 x 33,5 brossura. Tutti i fascicoli sono in ottimo stato di conservazione. Si tenga presente che la numerazione è progressiva nell'ambito di ogni annata.

Abstract: Questa raffinata rivista trimestrale nacque nel 1926 per iniziativa di Piero Lusini (che ne assunse la direzione tenendola, pur affiancato a un certo punto da Piero Masciattelli, fino al termine delle pubblicazioni) e con l'apporto mecenatizio di personalità locali di spicco, tra le quali il conte Guido Chigi-Saracini, la baronessa Fiamma Sergardi e la contessa Anna Piccolomini. Il nome della pubblicazione, che durò dal 1926 a tutto il 1934, mantenendo costante sia la qualità degli apporti culturali sia quella della veste grafica, derivò da una mitica "sorgiva sotterranea a lungo ricercata invano dai senesi." Rivista cittadina ma non certo provinciale, La Diana riservava un'attenzione particolare all'arte di Siena e del suo antico contado. La tiratura era limitata a circa 500 esemplari e ogni volume recava un proprio numero (la nostra serie reca il 234). Le prime quattro uscite, corrispondenti all'annata 1926, hanno un'impronta decisamente Liberty fin dalla copertina, ma già l'anno successivo la grafica cambia, stabilizzandosi fino alla fine su canoni di maggiore sobrietà. i fascicoli sono comunque corredati di belle illustrazioni:: xilografie, riproduzioni di opere d'arte applicate a mano, capilettera, frontalini e finalini.

EUR 940.00
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