Aby Warburg. Una biografia intellettuale.

Prefazione di Alessandro Beltrami. Milano, Medusa Edizioni 2018, cm.12x15, pp.106, brossura con bandelle. Collana Le Api,43. Tra i due testi di Ernst Gombrich raccolti in questo volume passano quasi vent'anni. Il primo, "The Debate on Primitivism in Ancient Rhetoric", risale al 1966. Il secondo, invece, è il testo di una lectio magistralis che il grande studioso tenne a Napoli nel 1984, sul "gusto dei primitivi". Al centro di entrambi è la riflessione sull'idea - che Gombrich dimostra essere ciclica nella storia dell'arte perché propria della storia del pensiero, mentre quella di "progresso" è relativamente recente - per cui le opere più antiche e meno sofisticate siano in qualche modo superiori moralmente ed esteticamente a quelle successive, molli e decadenti. Da qui l'esigenza di continue riforme (tipiche per esempio delle religioni e delle forme a esse collegate, da quelle liturgiche a quelle artistiche) che ritrovino la forza vitale delle origini. Una questione tutt'altro che "accademica" perché riguarda il nostro tempo più di quanto non si pensi. L'arte di oggi ha ancora il senso genuino, primitivo, delle grandi epoche di rinnovamento del linguaggio artistico oppure sta vivendo una "ciclica" fase di decadenza? La risposta si trova in queste pagine. Prefazione di Alessandro Beltrami.

A cura di Richard Woodfield. Traduzione di Giuseppe Bona. Torino, Einaudi Ed. 1991, cm.15,5x21,5, pp.XIV,352, 49 ill.bn.nt. Legatura editoriale sopracoperta figurata a colori. Coll.Saggi,750. Ernst Gombrich si era misurato con l'intera vicenda della storia dell'arte in un libro raffinato e affascinante, La storia dell'arte raccontata da Ernst H Gombric. Ciò che colpiva era come la semplicità del commento muovesse da un'estrema ricchezza di esperienze su un fronte vatissimo. Chi legga ora questa raccolta di scritti, in pratica aperta sull'intero fronte delle vicende artistiche, dalla preistoria ad oggi, e su tutto l'arco di produzioni tecniche e storiche, ha modo di entrare nel laboratorio di un grande storico dell'arte, e di ripercorrere le sue visite a mostre e musei, le sue letture, le riflessioni su maestri come Michelangelo, Rembrandt e Rubens, i ragionamenti intorno ad argomenti complessi come il rapporto tra arte e psicoanalisi.

A cura di Viglialoro L. Sesto San Giovanni, Mimesis Edizioni 2013, cm.11x17, pp.54, illustrazioni. brossura. Collana Minima Volti, 50. Lo storico dell'arte Gombrich apre al riflessione alla vita delle opere nel circuito della fruizione. Artisti, esperti d'arte, acquirenti e pubblico creano e condividono quello che diventa il gusto di un'epoca. Il denso pensiero di Gombrich viene qui messo in gioco come un esercizio di esemplificazione che tocca opere e artisti noti. Il risultato è un'opera che rende accessibile a tutti i livelli di lettura le teorie di uno dei più affascinanti e innovativi intellettuali del Novecento. Una vivace indagine, dai toni eleganti, sull'evoluzione delle nostre capacità di giudicare.

A cura di R.Woodfield. Milano, Leonardo Arte 1997, cm.17x24,5, pp.620, 476 figg.bn.nt. br.cop.fig.a col.