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Tommaseo Lirico.

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Details: cm.17x24, pp.55, fascicolo. Estratto dall'Annuario Vi 1955-1956 del liceo Ginnasio Statale Arnaldo, Brescia.

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#40360 Dantesca
Firenze, Le Monnier 1956, cm.14,5x20, pp.104, brossura Coll.Saggi di Letteratura Italiana.
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Firenze, Olschki Ed. 1969, cm.18x25,5, x-286 pp., Coll. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 99.

EAN: 9788822215345
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Esercitazione e letture integrative del corso di Letteraturea italiana per l'Anno Accademico 1955-1956. Istituto Universitario di Ca' Foscari. Venezia, La Goliardica 1955, cm.17x24, pp.96, brossura.
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#309681 Dantesca
Roma, Salerno Ed. 2020, cm.16,5x24, pp.104, brossura sopraccoperta. Coll.Pubblicazioni del "Centro Pio Rajna". Quaderni della "Rivista di Studi Danteschi",10. Nella critica dantesca è opinione consolidata che le prime esperienze di Dante rimatore siano avvenute nel segno di Guittone: lo proverebbero anzitutto i sonetti che il giovane Alighieri avrebbe scambiato con il suo omonimo Dante da Maiano, e attestati unicamente dalla "Giuntina di rime antiche", l'antologia dell'antica lirica toscana pubblicata dai Giunta a Firenze nel 1527. Tuttavia, le rime di corrispondenza con Dante da Maiano attribuite all'Alighieri dalla Giuntina, in particolare i due sonetti della tenzone del «Duol d'amore» (Qual che voi siate, amico e Non canoscendo, amico), evidenziano uno stile che è troppo simile a quello del Dante minore per non far sorgere il sospetto che siano una falsificazione di quest'ultimo al fine di accreditare sé stesso come corrispondente dell'autore della Vita nuova e della Commedia. E da un'indagine sistematica condotta col sussidio del corpus elettronico della nostra poesia dei primi secoli risulta che, oltre a quelle del «Duol d'amore», anche altre rime di impianto guittoniano riconosciute tradizionalmente come dantesche, in particolare Se Lippo amico e Lo meo servente core, potrebbero essere derubricate a dubbie, se non addirittura a spurie. Ne uscirebbe di conseguenza fortemente indebolita l'idea di un Dante giovanissimo che, prima di seguire la maniera di Guido Cavalcanti, avrebbe poetato nello stile di Guittone. I sei capitoli che costituiscono il libro, già pubblicati separatamente in veste di saggi autonomi, rappresentano la continuazione di una ricerca che ha prodotto nel 2011 un saggio dello stesso autore apparso nella medesima collana (Dante e la paternità del 'Fiore'). Lì, sulla base di riscontri stilistici stringenti, si ipotizzava che a scrivere il Fiore e il Detto d'Amore potesse essere stato Dante da Maiano e non l'Alighieri. Qui, oltre alle questioni di paternità di singole rime, l'interesse del volume è anche metodologico, ai fini di una riconsiderazione teorica dell'attribuzionismo letterario e delle pratiche filologiche che lo riguardano.

EAN: 9788869734717
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#310660 Dantesca
Roma, Salerno Editrice 2018, cm.17x24, pp.254, brossura copertina figurata a colori. Coll.La Navicella dell'Ingegno. Studi su Dante. Edizione speciale per la Casa di Dante a Roma. Il volume s'inserisce in una delle correnti più recenti del dantismo internazionale: il rapporto tra la poesia dantesca e la cultura religiosa medievale. In particolare, oggetto del libro è l'influenza sull'opera dantesca, specie la Commedia, della predicazione Mendicante. A tal fine l'autore conduce sia una dettagliata analisi delle convergenze tra taluni aspetti della retorica della predicazione (similitudini, invettive, appelli al lettore, ecc.) e quella del poema dantesco, sia una discussione del rapporto di alcuni aspetti fondamentali del poema (il soggetto escatologico, il profetismo) e la coeva riflessione sull'esercizio della predicazione. Se, grazie alle puntuali analisi testuali, il volume colma una lacuna fondamentale degli studi sulla Commedia il ragionamento sulla scelta della materia oltremondana e sul profetismo dantesco permette di offrire una nuova interpretazione di questi aspetti fondamentali del poema dantesco. L'immagine della Commedia come un poema profetico, votato all'educazione morale del prossimo emerge dal confronto con la coeva predicazione rinnovata e meglio contestualizzata in riferimento alla letteratura, specie religiosa, del Due-Trecento.

EAN: 9788884029836
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