Annuaire international des ventes 1985. Peinture, sculpture.

Suhrkamp 1986, cm.12x20, pp.636, legatura editoriale copertina.

Traduzione di Giovanni Cecchini. Terza edizione. Firenze, Vallecchi Ed. 1928, cm.13,5x20, pp.281, brossura Collana Storica,III.

Padova, Muzzio 1989, cm.14x21, pp.327, 11 tabb.e 50 figg.bn.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Ambiente.

Prefaz. di Giovanni Card. Willebrands. Roma, Edizioni Paoline 1984, cm.25,5x34,5, pp.284,(2), numerose tavv. a col. a piena e doppia pag.ft., legatura ed. in tutta tela, titoli in oro al piatto ant. e al dorso, sopraccop.fig. a colori. [copia in ottimo stato.]

Bari, Laterza Ed. 1982, cm.11x18, pp.263, brossura Coll.Saggi Tascabili,85.

Med kort beskrivande text av Aron Rydfors. Stockholm, Fröléen & Comp. 1924, cm.25x33,5, pp.(6),304,(8), centinaia di ill. e tavv. in bn.nt., rileg.coeva in mz pelle con angoli ai piatti, titoli in oro al dorso. (piccola lacuna alla cuffia inf. e abrasioni agli angoli dei piatti (uno dei quali lacunoso. Piccolo ex libris nobiliare applic. al I risguardo.) Erik Jönsson, Graf von Dahlberg (Stoccolma, 1625-1703), fu militare e ingegnere. Famoso costruttore di fortezze, venne soprannominato il Vauban svedese. Il libro offre la riproduzione, ridotta nel formato delle tavole, del suo "Suecia antiqua et hodierna" (Stockholm, 1693-1714, voll.3 ), splendido repertorio di vedute della Svezia con città, porti, insenature, edifici e giardini notevoli. Nella rappresentazione di palazzi e giardini Dahlberg si ispira ai modelli francese e olandese, mentre per le città e le piante segue il lavoro del grande incisore e disegnatore svizzero Matthäus Merian il Vecchio (1593-1650).

Tanti progetti originali da seguire passo passo, illustrati in ogni fase di esecuzione, per impadronirsi di una tecnica artistica di grande soddisfazione e ottenere bellissimi risultati Novara, De Agostini 2001, cm.20x27, pp.96, legatura ed.copertina figurata a colori. Coll.Voglia di Creare.

Massa, Edizioni Clandestine 2016, cm.12,5x19, pp.144, brossura copertina figurata a colori. Tratto da quattro conferenze tenute da Annie Besant, una delle maggiori rappresentanti della teosofia, a Benares nel dicembre del 1907, questo testo si propone di fornire “un’idea generale sull’argomento dello yoga, cercando di appurare la sua collocazione in natura, il suo vero carattere, il suo obiettivo nell’evoluzione umana”. Il rapporto dello yoga con le filosofie indiane, la sua conclamazione si possono intraprendere, l’importanza dei mantra, gli innumerevoli affrontare e le capacità che è necessario acquisire per poter manifestare quei poteri, che, seppure in forma latente, celiamo dentro di noi. Tutto questo, e molto altro, viene narrato con uno stile semplice e diretto dall’autrice, che conduce passo dopo passo il lettore verso una nuova e profonda consapevolezza di Sé, sottolineando l’importanza della meditazione e di una pratica costante ed equilibrata.