Filosofia

Roma, Ubaldini Editore 1969, cm.12x18, pp.142,(6), brossura, cop.fig.a 2 colori. Coll.Che Cosa Hanno 'Veramente' Detto - Seconda Serie,4.

Bari, Gius.Laterza & Figli 1947, cm.14x22, pp.46,(2), brossura

Milano, Bompiani 2007, cm.13x19, pp.190, brossura cop.fig.a col. Coll.Tascabili. Saggi. Si tratta del fedele resoconto di un viaggio, di un'esperienza durata quattro anni. Una ricerca condotta da un gruppo di giovani teologi e filosofi laici guidati e coordinati da Piero Coda, un famoso e attuale teologo. Il libro nasce dagli incontri avvenuti due o tre volte l'anno, sui colli romani, per discutere della rilevanza del mistero trinitario - il cuore profondo della religione cristiana - in ordine a una possibile comprensione della straordinarietà della natura umana. Alla base, un'idea già perseguita a suo tempo dal Cardinal Martini con l'istituzione di una "cattedra dei non credenti", che affronta il dogma più complicato della religione cristiana (quello trinitario) anche dal punto di vista filosofico e chiama in causa altresì pensatori esplicitamente laici. Il volume comprende la trascrizione dei dialoghi e una serie di saggi che i protagonisti di questa avventura hanno redatto alla fine di tale percorso spirituale.

Darmstadt, Otto Reichl Verlag 1922, cm.12,5x19,5, pp.227,(13), leg.ed.in t.tela, cornice e impress.in oro al piatto ant., titoli e riquadri in oro al dorso. (macchioline bianche al piatto anteriore.) Prima edizione.

A cura di Giovanni Russo. Milano, Archinto 2007, cm.12,7x20, pp.179,alcune ill.bn.nt. brossura cop.fig.con bandelle. Questo carteggio sembra tracciare una mappa degli ultimi dieci anni della vita di Benedetto Croce, anni importanti per via della guerra, della fine del fascismo e della rinascita della democrazia, ma anche per il suo saggio del 1942 che creò tanto scalpore ed è ritornato ora di straordinaria attualità: "Perché non possiamo non dirci cristiani". La pubblicazione di questo saggio nella rivista "La Critica" fu accolta con grande sorpresa perché quelle considerazioni che apparvero come un improvviso avvicinarsi di Croce alla religione. Il mondo cattolico guardò a Croce con occhio diverso, mentre quello laico si domandava come era maturata quella riflessione. Oggi è possibile ricostruire il processo attraverso il quale Croce arrivò a elaborare il famoso saggio, perché sono state ritrovate le lettere che il filosofo scriveva in quell'epoca alla marchesa Maria Curtopassi, sua lontana parente, autrice di poesie animate da uno spirito di intensa religiosità. Le lettere sono inedite e rappresentano un prezioso contributo per conoscere come si è sviluppato il pensiero di Croce sui temi della religione, della funzione della chiesa cattolica e del rapporto tra filosofia e religione. È un Croce poco conosciuto, che svela un particolare sensibilità verso i problemi della fede e il soprannaturale.

Ristampa riveduta della prima edizione. Torino, UTET 1954, cm.19,5x26,5, pp.IX,740, 18 tavv.bn.ft. legatura ed.in mz.tela, titoli in oro al piatto ant.e dorso.

Ristampa della seconda edizione completamente riveduta. Torino, UTET 1953, cm.19,5x26,5, pp.XVIII,571, 12 tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al piatto ant.e dorso.

Milano, Spirali 2004, cm.14x21, pp.242, legatura ed.soprac.fig. Coll.Lezione di Cifrematica.

Venezia, Arsenale Editrice 1986, cm.13,5x21, pp..80, brossura (firma di appartenenza all'occhietto.) Coll.Kink,8. Prima edizione.

Paris, Ellipses 2001, cm.14,5x19, pp.63,(1), brossura Collection "Vocabulaire de..." Une lecture superficielle du corpus aristotélicien peut laisser l'impression que l'on a affaire à une pensée d'une systématicité sans faille, alors qu'une approche plus fine en montre les tensions, les regrets, les détours. Il en est de même pour le vocabulaire qui exprime cette pensée faussement rigide. Quelques termes ont été créés par Aristote lui-même, mais la plupart viennent du grec ordinaire, et Aristote prête une pertinence certaine à leur emploi habituel. Chaque mot ou expression fait donc l'objet d'un usage polyphonique, valant à plusieurs niveaux et jouant sur plusieurs registres. De plus, l'impression que nous avons affaire, en lisant les traités aristotéliciens, à une langue technique, au sens moderne du mot, est largement le fait d'une illusion rétrospective. Vocabulaire coloré et rigoureux, foisonnant et économe.

Roma, Buzoni Editore 1998, cm.15x21, pp.158,(2), brossura, cop.con bandelle. Pubblicaz. dell'Università degli Studi "G.D'Annunzio" di Chieti. Dipartimento di Filosofia, Scienze Umane e Scienze dell'Educazione - Sez. Filosofica,13.

Traduz.dal francese di Bruno Bellotto e Daniela De Agostini. Milano, Coliseum 1987, cm.14x21, pp.163,(5), brossura, cop.fig. Coll.I Saggi.

Introduz. e traduz.di Dario Antiseri. Roma, Armando Armando Editore 1974, cm.13x22, pp.142,(2), brossura, cop.con bandelle. Coll.Filosofia e Problemi d'Oggi,34.

Napoli, Edizioni Il Tripode 1978, cm.15,5x21, pp.106,(2), brossura Coll.Studi Filosofici.

Quarta edizione aumentata e riveduta. Milano, Ulrico Hoepli Ed. 1943, cm.10,5x17,5, pp.1360, legatura ed.in tutta tela, [copia in buono stato]. Coll.Manuali.

Paris, Ellipses 2002, cm.14,5x19, pp.70,(2), brossura Collection "Vocabulaire de..." La pensée stoïcienne est à la fois une et multiple : une, parce que c'est un système rigoureux, où chaque élément dépend étroitement des autres, mais c'est un système suffisamment souple pour que chaque auteur puisse l'accentuer selon ses intérêts philosophiques, et imprimer à telle ou telle notion sa marque personnelle, sans bouleverser pour autant l'harmonie de la doctrine. Il n'y a pas tant un vocabulaire du stoïcisme qu'un vocabulaire des Stoïciens. Tous les auteurs ont à la fois marqué leur attachement aux paroles fondatrices de Zénon de Cittium et de son second successeur, Chrysippe, et fait œuvre de philosophes, en repensant toujours le système par eux-mêmes, comme à nouveaux frais. Chaque terme s'enracine donc dans une tradition et s'enrichit au long de l'histoire de l'Ecole, profitant des débats internes mais aussi des controverses avec les autres écoles philosophiques. Ce vocabulaire essaie de resituer les enjeux de ces enrichissements, mais aussi la profonde continuité de la pensée stoïcienne, à travers les mots et les œuvres des Stoïciens.

Bruxelles, Editions Ousia 2005, cm.12x17, pp.177,(1), brossura (piccolo difetto di plastificazione alla cop. posteriore.) Collection "Figures Illustres",4.

A cura di Manara Valgimigli. Bari, Laterza Ed. 1950, cm.13x20,5, pp.190, brossura Coll.Piccola Biblioteca Filosofica.

Milano, Napoli, Riccardo Ricciardi Ed. 1963, cm.15x23,5, pp.425, brossura

Rocca San Casciano, Cappelli 1960, cm.13,5x21, pp.XII,405,(3), brossura, cop.con bandelle. Copia autografata e datata dall'A. all'occhietto.

Milano, Coi Tipi di Giovanni Pirotta maggio 1824, cm.14,5x23,5, pp.XV,(1),320, rileg, coeva in mz.pelle, piatti marmrizzati, titoli e filetti in oro al dorso. Bell'esemplare, integro di rilegatura e con freschi interni.

Übertragen von Michael Grünwald. Lausanne-Köln, Editions Rencontre 1970, cm,12x19,5, pp.XXVIII,265,(3), legatura ed.in balacron, titoli in oro al dorso, sopraccop.fig. a colori.

Traduz. prefaz.e note di Carmelo Ottaviano. Lanciano, R.Carabba Ed. 1930, cm.13x19,5, pp.200, brossura fregi e titoli in due col. Coll.Cultura dell'Anima,102,

Scelte da Ettore Allodoli. Lanciano, R.Carabba Ed. s.d.,inizi '900, cm.13x19,5, pp.142,127, brossura fregi e titoli in due col. Coll.Cultura dell'Anima,99,100.