Lettere del commendatore Annibal Caro.

Ediz.critica con intr.e note di Aulo Greco. Firenze, Felice Le Monnier 1957, cm.19x28,5, pp.XXV-365, brossura Pubblicazione dell'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Intonso.

A cura di Arturo Pompeati. Torino, UTET 1954, 1965, cm.16x23,5, pp.521, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, titoli e fregi in oro al dorso. Coll.Classici Italiani.

A cura di Paolo Procaccioli. In appendice, Glossario, indice delle lettere, dei mittenti, degli incipit e tavole metriche, dei nomi. Roma, Salerno Ed. 2004, cm.17x25, pp.499, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta. Coll.Ediz.Nazionale delle Opere di Pietro Aretino,IX. Tomo II, Libro II. In collaborazione con il Centro Pio Rajna. Un'opera pubblicata nel 1550-1551 quando l'illustre destinatario - cui si prospettava una brillante carriera prelatizia - chiamò a raccolta i suoi corrispondenti che negli anni, ma soprattutto negli ultimi mesi, ne avevano celebrato la persona e l'opera, proclamandone la provvidenzialità. I temi dell'epistolario sono i consueti - la politica, l'arte, la letteratura, ma anche le amicizie e gli affetti - a dare un'idea della fitta rete di rapporti indispensabili per mantenere viva e tonica, di decennio in decennio, la "praesentia Aretini". Geniale interprete della realtà in cui visse, l'Aretino fu inventore di un vero e proprio genere letterario, quello epistolografico.

Con un saggio di Edoardo Sanguineti. A cura di Goffredo Binni. Illustrato da opere di Altan. Milano, Federico Motta Editore per Carima 1991, cm.25x31, pp.140, con 9 tavole a colori,1 tavola sciolta di Altan. legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col. Stampato con carattere Bodoni.

Ediz.interamente rifatta dall'Autore e tradotta da Guido Mazzoni. Firenze, Sansoni Ed. 1920, cm.15,5x25, pp.VI,198, brossura copertina figurata. Coll.Biblioteca Storica del Rinascimento,I. dir.da F.P.Luiso. Indice: Prefazione; Cap. I. Introduzione; I secoli XIII e XIV; Il culto dell'antichita' nella corte di Federico II; Nicola Pisano e i suoi scolari; Giovanni Pisano; Gli scultori del Duomo d'Orvieto; Giotto e la sua Scuola; Ambrogio Lorenzetti; L'archeologia in Dante e nel Petrarca; Cola di Rienzo; I raccoglitori e gli archeologi di Treviso e di Padova; L'arte delle medaglie ricuperata nell'Italia settentrionale. Cap. II. I primi Propugnatori fiorentini del Rinascimento; Gli scultori delle porte del Duomo; Il Brunelleschi e Donatello; Il Ghiberti; L. B. Alberti, B. Rossellino e il Filarete; Masaccio, Masolino, Paolo Uccello, A. Del Castagno e Piero della Francesca; Il Beato Angelico. Cap. III. I Raccoglitori e gli Archeologi fiorentini del Secolo XV: Niccolo' Niccoli; Ambrogio Traversari; Leonardo Bruni e Carlo Marsuppini; Poggio Bracciolini. Cap. IV. Cosimo de' Medici e i figli suoi; Cap. V. Lorenzo il Magnifico; Cap. VI. La Rivoluzione del 1494 e la dispersione del Museo mediceo; Cap. VII. Gli emuli e i rivali de' Medici: gli Strozzi, i Rucellai, i Tornabuoni, i Pazzi, i Martelli, i Capponi. Cap. VIII. Il Savonarola e la reazione contro il Rinascimento. Conclusione.

Con una cartina geografica a più colori e una tavola in rotocalco. Torino, UTET 1942, cm.16x22, pp.238, brossura sopracop.fig. Coll.I Grandi Italiani. [ottimo esemplare]

hilipp von Zabern in Herder 1988, cm.21,5x23, pp.104, ill.a colori. legatura editoriale cartonata copertina figurata a colori. Die ägyptischen Pyramiden haben seit jeher die Phantasie der staunenden Menschenheit beschäftigt und Spekulationen genährt: handfeste - etwa die der Grabräuber, Schatzsucher und Steinbruchunternehmer - wissenschaftliche und daneben auch die mystischen der dilettierenden Schreibtischmidologie.