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Il revisionista.

Author:
Publisher: Rizzoli Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Rizzoli best.
Details: cm.13,5x22, pp.482, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Rizzoli best.

Abstract: Siete voi giovani che dovete tirare i sassi nei vetri. Così, quando i vetri si rompono, noi vecchi ci rendiamo conto che era il momento di cambiarli. Per ringraziarti, mio caro spaccavetri, ti darò una borsa di studio. Così, nel maggio 1959, Ferruccio Parri si rivolgeva a un giovane di ventitré anni, non ancora laureato: quel giovane era Giampaolo Pansa. In questo libro il giornalista racconta la sua avventura umana e intellettuale, nata nel segno della nonna, Caterina Zaffiro vedova Pansa, che con il suo fastidio per comunisti, democristiani e fascisti è stata, senza saperlo, un esempio di revisionismo anarchico imposto dalla povertà. Dalle stregonerie di nonna Caterina si passa all'infanzia nella guerra civile. Giampaolo aveva otto anni, e con la memoria dei bambini ha fotografato quel tempo: i partigiani fucilati, i fascisti ammazzati, ma anche le ragazze che ballavano nude ai festini dei tedeschi e poi alle baldorie degli americani. Il destino di Pansa si compie quando, dopo le mille pagine della tesi sulla guerra partigiana tra Genova e il Po, viene assunto alla "Stampa". Decenni di lavoro nei grandi giornali, di incontri con i big politici e i direttori famosi, che l'autore narra nei loro lati nascosti: Giulio De Benedetti, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Piero Ottone, Eugenio Scalfari e Claudio Rinaldi.

EAN: 9788817030403
ConditionsUsato, come nuovo
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Milano, Sperling & Kupfer 2003, cm.14x22, pp.380,(2), legatura in tutta tela con sovracopertina figurata. Coll.Saggi - Storia. La cornice in cui si inserisce la ricostruzione dei tanti eventi ripercorsi nel volume vede Giampaolo Pansa confrontarsi con Livia, una brillante funzionaria della Biblioteca Nazionale di Firenze, che a suo tempo aveva svolto ricerche sui fatti sanguinosi dell'immediato dopoguerra. Assieme a lei, l'autore si avventura su un terreno minato, socchiudendo porte che ancora oggi molti vorrebbero tenere sbarrate: l'accusa di revisionismo è sempre in agguato per chi, pur condividendo le stesse posizioni dei vincitori, vuole scrivere tutta intera la storia. Pansa non se ne cura e indaga nelle pieghe di episodi e circostanze che videro migliaia di italiani vittime delle persecuzioni e delle vendette di partigiani e antifascisti.

EAN: 9788820035662
Usato, molto buono
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Available
Milano, Rizzoli 1989, cm.14x22,5, pp.320, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta.

EAN: 9788817536059
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Milano, Rizzoli 2013, cm.15x22, pp.332, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Coll.Saggi Italiani. Nessuno ha mai raccontato "Repubblica" dalla fondazione a oggi come fa adesso Giampaolo Pansa con un libro che ha l'intreccio, il ritmo e i colpi di scena del thriller politico. Dalla nascita di un quotidiano su chi avrebbero scommesso fino alla vendita del gruppo a De Benedetti e alla guerra di Segrate, l'autore rivela come questo giornale è riuscito a diventare un potere invisibile in grado di influenzare partiti, governi, mode culturali e comportamenti di massa. Dopo 14 anni a "Repubblica" e 17 all'"Espresso", solo Pansa poteva scrivere un racconto fondato su un'infinità di ricordi personali inediti e sorprendenti. Qualcuno urlerà allo scandalo, ma tanti si divertiranno nel vedere messi a nudo i molti vizi, e qualche virtù, di eccellenze che si ritengono intoccabili.

EAN: 9788817064460
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Milano, Rizzoli Ed. 2017, cm.15x24, pp.320, legatura ed.soprac.fig.col. "L’Italia non c’è più" di Giampaolo Pansa è un omaggio a un giornalismo che ha visto nella Prima Repubblica una periodo florido e doloroso. Il giornalista e scrittore che, negli ultimi anni, si è impegnato a riscrivere la storia, ci racconta quella stagione anche attraverso una serie di cammei dedicati ad alcuni grandi colleghi. Innanzitutto Walter Tobagi, il giornalista del Corriere ucciso il 28 maggio 1980 da un commando di terroristi di cui facevano parte due figli della borghesia intellettuale milanese. Poi Claudio Rinaldi, il direttore dell’Espresso ucciso dalla sclerosi multipla che aveva fatto del giornalismo una missione. E Giorgio Bocca, il giornalista partigiano che attaccò duramente Il sangue dei vinti, ma al quale Pansa sa dedicare pagine di stima, come spetta a chi agli inizi della professione gli fu maestro. Il giornalista qui si racconta a Carlotta, una ventenne bella e ignorante che poco sa del suo passato. Così Giampaolo a lei si confida e narra di una nazione che non ha più dignità, né forza, né punti di appiglio. Dall’infanzia sotto il fascismo, fino ai primi amori e alle prime esperienze sessuali per poi passare agli anni da cronista del Vajont ai fatti della Banca dell’Agricoltura. L’Italia non c’è più è un memoir, ma anche un resoconto storico necessario per affrontare il presente.

EAN: 9788817093682
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