Premi & punizioni. Alla ricerca della felicità.

Illustrazioni di Valter Fogato. Milano, Mondadori 1989, cm.17x24, pp.389, alcune illustrazioni e tavole bn. nel testo, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori. Coll.Ingrandimenti. Un saggio scritto da Piero Angela e da suo figlio Alberto, ricercatore di paleoantropologia, sulle tracce dei nostri antenati. Il libro, avvalendosi di analisi paleontologiche, biochimiche, geologiche, genetiche, anatomiche riesce a ricostruire la loro vita quotidiana, l'aspetto, l'intelligenza, l'amore, le malattie, la caccia, la violenza, l'arte.

Illustrazioni di Valter Fogato. Milano, CDE su licenza Arnoldo Mondadori Editore 1995, cm.17x24, pp.212, alcune illustrazioni e tavole bn. nel testo, legatura editoriale cartonato, sopraccoperta figurata a colori.

Milano, Ediz.CDE su licenza Garzanti Ed. 1984, cm.14,5x21, pp.280, alcuni disegni bn.nt. legatura ed. sopraccop.

Con i contributi di F.Foresta Martin, D.Mainardi, L.Pinna, G.Poli, M.Visalberghi. Milano, Euroclub su licenza Garzanti Ed. 1986 cm.15,5x23, pp.281, alcune figg.bn.nt. legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Varia Club.

Introduz.e diario critico di G.Marchiori. Bologna, Ediz.Bora 1990, 2 voll.in cofanetto. cm.27x32, pp.665 compl., 641 tra ill.e tavv.bn.e col.nt. legature editoriali in tutta tela, sopracoperte figurate a colori in cofanetto con piatti figurate a colori. Coll.Grandi Monografie.

Texte établi par Henri Goelzer et traduit par Henri Bornecque. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1947, cm.13x20, pp.112, brossura (piccole mende al dorso ma buon esemplare.) Collection des Universités de France.

Torino, Bollati Boringhieri Ed. 1987, cm.14x22, pp.188, brossura cop.ill.a col.con bandelle. Coll.Varianti.

A cura di Valerio Rossi. Presentazione di Giovanni Tesio. Novara, Interlinea 2008, cm.13,5x21,5, pp.232, brossura copertina figurata a colori. Collana Biblioteca Piemonte Orientale, 18. Centro Novarese di Studi Letterati,1. Uno dei maggiori poeti del Novecento testimonia la crisi drammatica della prima guerra mondiale, vissuta attraverso una vigilia tumultuosa e poi un'esperienza personale tragica "tra melma e sangue" che lascia una ferita indelebile. Nelle incandescenti lettere Rebora parla di "esperienza non dicibile", di "mostruoso intontimento", di "Calvario d'Italia" e di "ammazzatoio di Barbableu" usando parole come "orrore", "tanfo", "imbestiamento". La guerra è abisso, è "inghiottitoio" e le poesie di Rebora (qui per la prima volta commentate) ne richiamano la natura vorace, la desolazione assoluta. "Però se ritorni / Tu uomo, di guerra/ A chi ignora non dire; / Non dire la cosa, ove l'uomo / e la vita si intendono ancora".