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#337130 Arte Pittura

Charles Gleyre. Le Génie de l'Invention.

Author:
Publisher: Five Continents Editions.
Date of publ.:
Details: cm.25x29, pp.291, 205 illustrazioni a colori, 205 tavole a colori. legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori, Testo Francese.

Abstract: La formazione artistica di Charles Gleyre (1808-1874) avviene prima nell'atelier di Louis Hersent a Parigi, e successivamente è perfezionata con gli studi presso l'École des Beaux-Arts. Nel 1828 si reca a Roma dove frequenta abitualmente la cerchia di Horace Vernet all'Accademia di Francia. Nel 1838, Gleyre parte per un viaggio nel bacino mediterraneo (Sicilia, Malta, Corfu, Albania, Turchia, Grecia, Egitto e Libano) come disegnatore al servizio di un ricco industriale americano, John Lowell Jr. Nel 1840, di ritorno a Parigi dopo un'assenza di quasi dieci anni, partecipa alla decorazione del castello di Dampierre diretta dal grande pittore classicista Jean-Auguste-Dominique Ingres. Nel 1843, il suo dipinto ta Sera o Le illusioni perdute (Parigi, Musée du Louvre) s'impone al Salon e diventa l'icona di tutta una generazione. Grazie a questo successo, Gleyre entra nell'atelier del pittore Paul Delaroche dove insegnerà fino al 1870 e dove accoglierà, tra gli altri, i futuri impressionisti Bazille, Monet, Renoir, Sisley. Durante il decennio 1850-1860, stringe amicizia con alcune delle personalità più importanti in campo letterario e artistico, tra gli altri Gustave Flaubert, Alfred de Musset e Maxime Du Camp. Nel 1871, durante la guerra franco-tedesca, si rifugia in Svizzera. Torna a Parigi nel 1872 città nella quale morirà nel 1874, lasciando sul suo cavalletto uno schizzo sul tema del Paradiso terrestre.

EAN: 9788874393558
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Pisa, Ediz.ETS 2001, cm.14x22, pp.144, brossura cop.fig.con bandelle. Coll.Poiesis e Critica Mitica,30. Il momento idilliaco viene evocato come una sorta di antidoto contro forze centrifughe che tendono a debordare dagli argini, infrangendo ogni barriera come un fiume in piena. All'idillio, accompagnato e incorniciato sul piano letterario dal senso del limite e della forma, si contrappone l'angoscia dello sconfinamento, l'irruzione di qualcosa di inquietante e minaccioso che proviene dall'esterno, un «unheimlicher Gast» senza il quale la quiete protetta non avrebbe un senso. Hölderlin sfrutta abilmente il parallelismo presente in Orazio tra la ribellione dei Titani e quella del fiume Tevere, mentre Giove deve ristabilire la propria autorità: in Der Rhein, il fiume si ribella al padre Zeus allo stesso modo in cui gli si rivolse contro la stirpe dei Titani. Inoltre l'immagine oraziana di Giove, ora adirato, ora fautore di una pace che doveva simboleggiare la pax Augusta, costituiva un antecedente illustre per una trascrizione in chiave mitica degli eventi del presente, allorché Hölderlin si accinge a cantare, dopo le campagne napoleoniche, la pace di Lunéville e gli sforzi per una riconciliazione.

EAN: 9788846704016
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#154153 Biografie
Traduz.di Lavinia Mazzucchetti. Milano, Mondadori Ed. 1929, cm.15x23, pp.537, num.tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela.
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Traduz.di G.Pallavicini Caffarelli. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1987, cm.11x18, pp.304, tascabile, cop.fig.a col. Coll.Gli Oscar Classici,69.
Usato, molto buono
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Inventario e catalogo redatti da Mauro Perani e Enrica Sagradini. Con la collaborazione di Mascia Muratori e Cristina Santandrea. Firenze, Olschki Ed. 2012, cm 20,5 x 29,5, 184 pp. con 64 figg. n.t. e 16 tavv. f.t. a colori. Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, 114. Sono catalogati 386 frammenti, ricomponibili in 119 manoscritti ebraici medievali copiati fra il sec. X e il XVI nelle tre principali tradizioni scrittorie dell’Occidente: italiana, sefardita e ashkenazita. Salvati per essere stati riusati come legature, tra essi compare il più antico frammento della Tosefta (sec. X), il Commento sconosciuto ai Salmi e alla Torah di Yosef Qara (secc. XI-XII), testi del Talmud, opere di carattere normativo, liturgico, linguistico, filosofico ed esegetico. / The 386 fragments catalogued here can be recomposed in 119 Hebrew manuscripts copied between the 10th and the 16th century in the three main Western scriptural traditions: Italian, Sephardic and Ashkenazic. They survived for being re-used as bindings. Among them are the most ancient fragment of the Tosefta (10th century), the Unknown Commentary of Yosef Kara to the Psalms (11th-12th century), texts of the Talmud, normative, liturgical, linguistic, philosophical and exegetical works.

EAN: 9788822261403
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